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Arriva l’"Amleto". Saggio di Natale degli allievi attori

E ad aprire la serata, alle 17, "Il gatto con gli stivali". Commedia a cura della Bottega Buffa Circovacanti. .

Una scena di “Amleto” a cura di Teatro Riflesso, in programma domani sera alle 21.30 al Teatro Regina Margherita di Marcialla

Una scena di “Amleto” a cura di Teatro Riflesso, in programma domani sera alle 21.30 al Teatro Regina Margherita di Marcialla

CERTALDOIl Natale si avvicina e la stagione del Teatro Regina Margherita di Marcialla raddoppia. Saranno due infatti gli spettacoli ad essere rappresentati domani sul palcoscenico di via Amelindo Mori.

Si parte alle 17 con la compagnia Bottega Buffa Circovacanti, che presenterà "Il gatto con gli stivali". Una fiaba per famiglie e bambini dai tre anni narrata alla maniera della commedia dell’arte. Al limitare di un bosco oscuro si aggira un infreddolito e affamato garzone. Suo padre è appena morto e in eredità gli ha lasciato un gatto. "Un gatto? Ma è matto? Cosa me ne faccio di un gatto?". Ma quel gatto parla e non è un gatto qualunque. Infatti come prima cosa chiede a Costantino di regalargli i suoi stivali. "Gli stivali? A un gatto? Sei matto?". Ma il garzone Costantino forse capendo o forse no, lo accontenta e donandogli gli stivali mette nelle zampe del gatto anche la sua fortuna (e non se ne pentirà).

Giusto il tempo di assentarsi per la cena, che alle 21.30 tutti di nuovo in platea per "Amleto" di William Shakespeare, portato in scena da Teatro Riflesso. Si tratta del saggio degli allievi attori del terzo anno della Scuola di Teatro di Poggibonsi. Con Lavinia Carnasciali, Irene Cassandro, Riccardo Cucini, Eleonora Matteucci, Alice Pace, Chiara Santucci e Marco Villari, per la regia di Irene Biancalani. Il re di Danimarca è morto; il figlio Amleto vede il suo spettro che gli rivela di essere stato avvelenato dal proprio fratello che ne ha poi sposato la vedova ed ha usurpato il trono. Amleto giura al padre di vendicarlo e comincia a fingere di essere pazzo per poter scoprire tutti i responsabili, ma è tormentato dai dubbi.

Una messa in scena dove l’animo deturpato dei personaggi è rappresentazione simbolica, ma tangibile, dove gli attori giocano a trasformarsi, in continuo movimento come la mente umana che questo testo racconta. Per informazioni è possibile telefonare allo 055 8074348 o scrivere a [email protected]. Il programma in dettaglio è sul sito www.teatromargherita.org.