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Fiore e Giglioli davanti al cantiere
"Da quando sono partiti i lavori, anche uscire di casa è diventato un problema. Passino le due multe che ho preso, passino le difficoltà che derivano dal trovarsi un cantiere letteralmente a pochi centimetri dalla porta. Ma dover lasciare la macchina a decine di metri anche in virtù della rottura dell’ascensore, pensando che questa situazioni andrà avanti per mesi, è sconfortante". E’ lo sfogo di Letizia Bartali, a proposito dell’intervento di riqualificazione che sta interessando via XX Settembre e via del Chiassetto. Un’opera ormai nel vivo e che promette di restituire alla cittadinanza una zona riqualificata. Ma che, fa sapere Bartali, avrebbe già creato una serie di disagi. "Innanzitutto entrare in casa, per chi ha un passeggino o fatica a camminare, non è semplice – spiega Bartali – a causa della recinzione dell’area. Di fatto, siamo chiusi. Poi non è più possibile nemmeno per i residenti parcheggiare in buona parte di via XX Settembre e l’ho scoperto a mie spese qualche giorno fa, quando mi hanno multata per divieto di sosta. Non ho protestato, pensando a una mia disattenzione". Bartali ha contestato una seconda contravvenzione, che le è stata fatta sempre per divieto di sosta, ma in via Tilli. "Considerando l’impossibilità di parcheggiare e l’indisponibilità dell’ascensore che parte dal piazzale, avevo parcheggiato l’auto in via Tilli dopo esser tornati dal supermercato – ha detto – e oltre ad aver dovuto camminare centinaia di metri con le buste della spesa, facendo più viaggi, ho preso pure la multa". Sulla vicenda è intervenuta anche la capogruppo della Lega, Susi Giglioli, che ha effettuato un sopralluogo insieme al consigliere Angelo Fiore. "A quanto mi risulta, il divieto di sosta non c’era prima dell’inizio dei lavori – ha detto Giglioli – penso che prima di far partire il cantiere sarebbe stato meglio assicurarsi che l’ascensore fosse funzionante. C’è gente che non sa come uscire di casa". Sarebbero circa una dozzina i residenti interessati da questa situazione. "Cosa chiediamo? Innanzitutto tempi certi sulla riparazione dell’ascensore. Ho contattato il Comune e solo dopo aver insistito mi è stato detto che avrebbero sollecitato un intervento, ma che sarebbe servito qualche mese – ha concluso Bartali – e poi vorremmo il permesso di poter parcheggiare l’auto nell’area di cantiere negli orari in cui gli operai non sono al lavoro: dopo le 18 e prima delle 7. Non so se sia possibile, ma sarebbe un modo per limitare i disagi. Perché mi è stato detto che i lavori, in questo tratto, dovrebbero durare almeno tre mesi. Ma a queste condizioni, per noi è impensabile".
Giovanni Fiorentino