Irene Puccioni
Cronaca

La Asl 11 scompare e va sotto Firenze: "Una riforma per sopravvivere"

L'assessore regionale Luigi Marroni spiega gli accorpamenti al consiglio comunale

Consiglio comunale aperto con Luigi Marroni (foto Germogli)

Empoli, 8 aprile 2015 - Questione di sopravvivenza: o si procede ad una riorganizzazione del sistema sanitario regionale o non saremo più in grado di mantenere l’attuale standard dei servizi erogati. L’assessore regionale al diritto alla salute, Luigi Marroni, ha spiegato nel consiglio comunale, convocato in seduta aperta, i motivi che porteranno alla riduzione, a partire dal primo gennaio 2016, da 12 a 3 aziende sanitarie di area vasta. L’Asl 11 verrà fusa con le Asl 4 di Prato, 3 Pistoia e 10 di Firenze nella Asl Toscana Centro.

«In pochi anni – ha spiegato Marroni – ci siamo trovati a dover fronteggiare una crisi profonda, quella a cavallo tra il 2011 e 2012 accompagnata da una serie di manovre finanziare, come il Salva Italia, la spending review, quindi il decreto Balduzzi e anche l’aumento dell’Iva, che hanno inciso profondamente sul sistema sanitario. Negli ultimi 3 anni e mezzo nella nostra sanità toscana sono venuti a mancare qualcosa come un miliardo e 300mila euro di risorse. Tuttavia, con molti sforzi e politiche di razionalizzazione siamo riusciti chiudere negli anni 2013 e 2014 i nostri bilanci in pareggio, scalando anche la classifica nazionale in fatto di buona gestione del sistema sanitario. Quando pensavamo di esserci rimessi in carreggiata, a fine settembre dello scorso anno sono uscite le prime bozze del Def (Documento di economia e finanza, ndr) che ci ha riportato al punto di partenza: alla sanità toscana venivano effettuati tagli pari a 450 milioni di euro. Da qui la decisione: per evitare che la riduzione delle risorse incidesse sui servizi ai cittadini abbiamo deciso di ridisegnare e riorganizzare il sistema».

Per Marroni la rivoluzionaria riforma («Una così viene fatta ogni 30 anni») deve essere letta come un’opportunità per andare a valorizzare le eccellenze ed eliminare gli sprechi laddove ce ne sono. «Empoli – sottolinea l’assessore al diritto alla salute – ha sicuramente dei punti d’eccellenza e una storia importante in fatto di presidio ospedaliero. Quando si parla di fusione non si intende spostare tutti i servizi al centro, in questo caso a Firenze. Rimarranno sul territorio l’assistenza e i servizi ospedalieri. L’idea è di creare, all’interno dell’Area Vasta, dei distretti con un direttore che non avrà la stessa autonomia di adesso. Daremo però più peso alla conferenza dei sindaci. Tutti i dettagli della riforma comunque – specifica Marroni – saranno descritti nella prossima legge che vareremo a settembre».

Dopo l’assessore regionale la parola è passata al direttore generale dell’Asl 11, Monica Piovi. «Non posso che esprimere preoccupazione – ha esordito – Il rischio è di perdere una sanità che conosciamo senza sapere se la nuova sfida lanciata dalla Regione avrà l’efficacia sperata. L’Asl 11, non sarà sicuramente un’azienda perfetta, ma ha molti punti di forza. In più occasioni la nostra sanità locale è stata presa a modello da altre Asl molto più grandi. Pertanto lancio un appello: vorrei che si creasse una rete dove ognuno abbia pari dignità, per evitare che si generi una sorte di ‘sindrome da periferia’. All’interno di questa riforma vorrei che all’Asl 11 fosse permesso di portare un contributo forte: abbiamo competenze, capacità e tenacia per farlo».