CARLO BARONI
Cronaca

Assalto da film al caveau. Ma il tesoro resta al sicuro

Quartiere isolato con l’impiego di diciassette fra auto e furgoni rubati. Chiodi sulle strade, trenta banditi circondano un calzaturificio dell’alta moda.

I rilievi dei carabinieri accanto a uno dei furgoni usati come scudo dalla banda

I rilievi dei carabinieri accanto a uno dei furgoni usati come scudo dalla banda

FUCECCHIO (Firenze)

Un intero isolato "blindato" dai ladri. Con furgoni intraversati per bloccare gli accessi. Strisce chiodate per agevolarsi la fuga e fermare eventuali inseguimenti. Fra 25 e 30 gli uomini del commando. Diciassette i mezzi usati per chiudere le strade. Altri, invece, spinti come arieti contro i cancelli per farsi strada dentro la fabbrica della scarpe di lusso. Una scena da film. Mai vista prima – almeno in zona – per tentare il colpo grosso al Freeland Calzature di Fucecchio, che lavora per la fascia alta del mercato. Anche in sinergia con la celebre maison Hermes. E’ successo la notte scorsa, alle 4,32, quando l’alert antifurto ha svegliato i titolari della fabbrica che hanno chiamato i carabinieri. C’erano presenze estranee delle due strutture dello stabilimento, il magazzino e – dall’altro lato della strada – uffici e produzione. Un tentato colpo da professionisti. Studiato a tavolino e, una volta pianificato, proceduto per tappe: i ladri prima hanno fanno razzia di auto in concessionarie di Toscana (4 mezzi rubati a San Miniato, tre ore prima del colpo, alla Automoda Srl), Marche ed Emilia Romagna, poi si sono diretti all’obiettivo. Ma qualcosa è andato storto. Qualcosa che è al vaglio dei carabinieri della compagnia di Empoli e dei reparti della scientifica dell’Arma che hanno proceduto con i rilievi in azienda e sui mezzi abbandonati dalla banda: non sono riusciti ad arrivare al caveau e hanno rubato solo cose di poco valore. Sul posto si sono precipitate subito numerose pattuglie.

Al vaglio degli investigatori i filmati delle telecamere di videosorveglianza. "Non si è mai vista una cosa del genere, scene così si vedono nei film", ha detto Giacomo Tiezzi, rappresentante legale della Freeland Calzature, che conta circa 300 dipendenti e produce diverse tipologie di scarpe per le grandi firme internazionali del lusso. "Cercavano il prodotto finito - ha detto - la merce già inscatolata e pronta per la vendita in negozio, ma non sono arrivati al caveau". "I danni sono ingenti dal punto di vista strutturale - ha aggiunto Tiezzi - Hanno distrutto cancelli e portoni e usato furgoni come ariete. Siamo certi che il danno strutturale superi il valore della merce rubata". I mezzi con cui i ladri hanno bloccato le strade, invece, hanno causato problemi alla viabilità e al trasporto scolastico verso alcune frazioni.