REDAZIONE EMPOLI

Atti osceni in luogo pubblico: scatta una multa da 10mila euro

E' successo nella frazione di Galleno a Fucecchio. Sanzionata una prostituta denunciata dalla municipale

Agenti della polizia municipale in servizio. Foto Nucci/Germogli

Fucecchio, 6 aprile 2016 - Denunciata per atti osceni in luogo pubblico, dovrà pagare una multa salatissima. Ben 10mila euro. E' quanto deciso dal Tribunale di Firenze nei confronti di una prostituta, una cittadina di nazionalità albanese, denunciata dalla polizia municipale di Fucecchio per fatti accaduti a Galleno, nel dicembre 2013

L'indagata non è stata condannata in quanto da gennaio 2016 l'atto osceno in luogo pubblico non è più reato ma è stato trasformato in una sanzione amministrativa molto elevata che comporta una multa che va da 5mila a 30mila euro. Tutti gli atti del processo, pertanto, sono stati inviati alla Prefettura di Firenze che provvederà a elevare a carico dell'indagata una sanzione di 10mila euro a favore dello Stato. Senza dimenticare che partire da quest’anno, in casi analoghi anche il cliente subirà una multa della stessa entità.

"Stiamo intensificando i controlli su tutto il territorio – dice Annalisa Maritan, comandante della polizia municipale dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa – e in particolare in quelle zone, come le colline delle Cerbaie, dove il fenomeno è ancora ben presente. Lavoriamo in coordinamento con i carabinieri di Fucecchio con i quali la collaborazione è intensa e proficua. Ringrazio l’Arma per il proprio impegno che, anche su questo versante, sta risultando molto importante”.

“In occasione del rinnovo dell’ordinanza per contrastare la prostituzione su strada - aggiunge il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli - ho chiesto espressamente alla polizia municipale azioni più incisive. La depenalizzazione del reato di atti osceni in luogo pubblico e il passaggio a sanzioni pecuniarie molto elevate potrebbero risultare un ulteriore strumento per disincentivare questo tipo di attività. Ribadisco che anche se la prostituzione di per sé non è illegale è necessario contrastare i fenomeni di sfruttamento e la situazione di degrado che il meretricio porta con sé soprattutto quando avviene in spazi pubblici e alla luce del sole. Le cose procedono nella giusta direzione, quella indicata in occasione del Comitato Interprovinciale per l’ordine Pubblico che il Prefetto di Firenze convocò lo scorso 21 gennaio e che mise nel mirino soprattutto le situazioni di degrado legate allo spaccio della droga e alla prostituzione”.