REDAZIONE EMPOLI

Barontini attacca: "Il MuMeLoc?. Meglio venderlo"

Il consigliere di centrodestra Simone Barontini propone la vendita del Museo della Memoria Locale a Cerreto Guidi, chiuso dal 2019 e costoso per il Comune. L'opposizione ritiene che la riapertura non sia conveniente.

Il consigliere di centrodestra Simone Barontini propone la vendita del Museo della Memoria Locale a Cerreto Guidi, chiuso dal 2019 e costoso per il Comune. L'opposizione ritiene che la riapertura non sia conveniente.

Il consigliere di centrodestra Simone Barontini propone la vendita del Museo della Memoria Locale a Cerreto Guidi, chiuso dal 2019 e costoso per il Comune. L'opposizione ritiene che la riapertura non sia conveniente.

"Il sindaco ha risposto all’interrogazione che abbiamo presentato ribadendo la volontà di riaprire il Mumeloc e di affidarne la gestione ad associazioni da individuare, ma ad oggi non ci è stata comunicata alcuna data per la riapertura. A nostro avviso, considerando i costi, il museo dovrebbe figurare nel piano delle alienazioni". E’ il pensiero di Simone Barontini (nella foto), consigliere di centrodestra, a proposito del futuro del Museo della Memoria Locale. Un argomento che è stato trattato un paio di sere fa in consiglio comunale, a seguito dell’atto presentato dagli esponenti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che chiedevano alla sindaca Simona Rossetti e alla giunta di fare il punto sulla struttura che sarà intitolata all’ex-sindaco Nada Parri (secondo la delibera approvata sul finire della scorsa legislatura) ma che è chiusa dal 2019. Una cantiere che, stando a quanto fece sapere qualche mese fa l’amministrazione, è legato direttamente a quello del nuovo archivio comunale e che difficilmente potrà essere completato prima della fine di quest’ultimo. Ma l’opposizione non sembra avere dubbi: più della riapertura, la soluzione migliore per il Comune sarebbe la vendita dell’immobile che ospita il museo. "Stiamo parlando di una struttura che in questi anni è costata annualmente 70mila euro, incassandone 500. Senza contare la spesa sostenuta per la sua realizzazione, che supera il milione di euro – ha concluso Barontini – si tratta, com’è evidente, di cifre insostenibili alla lunga. E su questa base, riteniamo che alienare l’edificio possa essere la soluzione migliore".