Battaglia contro la nuova antenna. Scatta la petizione al sindaco: "Si trovino soluzioni alternative"

I cittadini temono sia per la salute che per il valore immobiliare delle case: "Così si deturpa il paesaggio"

Battaglia contro la nuova antenna. Scatta la petizione al sindaco: "Si trovino soluzioni alternative"

Battaglia contro la nuova antenna. Scatta la petizione al sindaco: "Si trovino soluzioni alternative"

Fucecchio, 24 luglio 2024  – Una battaglia contro la nuova antenna. La popolazione si mobilita. I cittadini di via Pistoiese del Comune di Fucecchio hanno avviato una petizione per opporsi all’installazione di un’antenna di telefonia mobile in via Pistoiese tra via del Fornino e i numeri 119/125, lato Padule. La petizione, indirizzata al sindaco Emma Donnini, al consiglio comunale e alle autorità competenti, esprime "profonde preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi per la salute e all’impatto ambientale derivanti da tale installazione".

I promotori della petizione sottolineano in una nota come "numerosi studi abbiano sollevato dubbi sugli effetti a lungo termine dell’esposizione alle onde elettromagnetiche emesse dalle antenne di telefonia mobile". Pur mancando un consenso unanime nella comunità scientifica sulla sicurezza di queste emissioni, i cittadini ritengono "di non dover correre rischi potenziali – si legge – per la propria salute e quella dei propri figli".

Poi c’è il tema dell’impatto ambientale e valore immobiliare. L’installazione dell’antenna, prevista in una zona residenziale, è vista come una minaccia per l’integrità estetica e ambientale del territorio. I cittadini temono "che la presenza di una struttura di grandi dimensioni possa deturpare il paesaggio e diminuire il valore delle proprietà immobiliari circostanti". Una protesta che ha richieste ben precise e reclama alternative. La petizione chiede "la sospensione immediata del progetto e l’avvio di un processo di consultazione pubblica per esplorare alternative di collocazione dell’antenna". I cittadini propongono che tali infrastrutture – comunque importanti – vengano posizionate "in aree industriali o commerciali, lontane dalle abitazioni". Intanto però la battaglia è solo all’inizio e la petizione è stata lanciata.

La raccolta firme porta a porta è già iniziata sabato 20 luglio e continuerà – fanno sapere i promotori – nelle prossime settimane. Tutti i cittadini che condividono questa posizione sono invitati a partecipare anche on line. Perché sulla piattaforma dedicata si può sottoscrivere l’iniziativa e unirsi alla battaglia. E’ stato creato un apposito link.

C. B.