YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Bidella aggredita a scuola, grido d’aiuto dal sindacato: "Organici allo stremo"

Gaudio (Cisl): "Non bisogna aspettare la tragedia per intervenire". La richiesta a inizio anno era di 45 figure, ne sono arrivate meno della metà

'Bidella ferita, rischi troppo alti' (foto repertorio)

Empoli, 22 febbraio 2024 – Due casi in due settimane, ed entrambi hanno come vittima una collaboratrice scolastica sul posto di lavoro. Ma in comune c’è anche l’origine del problema, per nulla casuale: la carenza di organico. Lo ha chiesto, esasperata, in un appello rivolto al Miur, la bidella 51enne brutalmente aggredita da un giovane straniero all’interno di un edificio scolastico di Empoli.

«Serve più personale Ata. Sono l’unica collaboratrice scolastica in un turno che va dalle 15 alle 22.12. Ci vogliono più collaboratori scolastici per garantire la sicurezza di tutti". E non più tardi di due settimane fa, è toccato a una collega della donna, in servizio in un liceo di Empoli, rimasta anche lei da sola nell’edificio dove è caduta mentre svolgeva le sue mansioni di pulizia in orario post-lezione, riportando varie contusioni. Poche assunzioni, molto precariato e organico in deroga ancora ampiamente inadeguato: ecco i nodi da sciogliere.

"Entrambi i recenti episodi empolesi - commenta Claudio Gaudio, segretario generale della Cisl Scuola Firenze-Prato - sono figli dello stesso problema: il sotto organico per il quale, come le altre sigle sindacali, ci battiamo da anni all’inizio di ogni anno scolastico. Se è normale che una collaboratrice scolastica stia di turno da sola? La risposta è no: può succedere quel che è successo. Non c’è da aspettare la tragedia per intervenire". Senza il personale Ata - acronimo di personale amministrativo, tecnico e ausiliario - le scuole resterebbero chiuse, non sorvegliate, sporche. Sono risorse fondamentali, tanto quanto il corpo docenti.

A settembre le scuole dell’Empolese Valdelsa sono ripartite con una richiesta: 45 unità di personale Ata in più. Ne sono arrivati circa il 36%, meno della metà. Numeri che il sindacato reputa del tutto insufficienti rispetto alle necessità delle scuole. Nell’Empolese Valdelsa sono infatti presenti 10 istituti comprensivi, 6 superiori. E il maxi comprensivo Empoli Ovest conta ben 17 plessi. Un castello di carte già precario che crolla se anche un solo collaboratore scolastico prende un raffreddore.

"La denuncia che torniamo a fare nei confronti dell’ufficio scolastico regionale è forte - insiste Gaudio - Perché non concedere le deroghe di cui le scuole hanno bisogno? Stiamo aspettando ancora una risposta, e nel frattempo a rimetterci sono proprio le risorse (risicate) impiegate. La Toscana quest’anno ha autorizzato un terzo delle deroghe rispetto ad altre regioni come l’Emilia Romagna. Il personale che rimane da solo in turno è la conseguenza del fatto che non si dispongono di lavoratori a sufficienza. Lavoratori che si espongono a un rischio e che lasciano per forza di cose dei servizi scoperti. Un plesso con 400 alunni non può fare affidamento su due unità Ata. Ne servirebbero almeno 5 per garantire la copertura su tutti i fronti. In Toscana servirebbe una squadra di 1500 unità, ce ne hanno autorizzate 600, mediamente un collaboratore in più a scuola". E i conti, a scapito dei lavoratori, non tornano.

Y.C.