Un bilancio di 16 milioni di euro, a fronte di investimenti in corso per più di 7 milioni di euro e della scelta di mantenere invariate sia le aliquote Imu sia l’addizionale Irpet. Aumenta, a causa dell’inflazione, il costo della mensa. Sono i tratti salienti del bilancio di previsione 2025-2027 approvato dal consiglio comunale nel corso della scorsa seduta. Per il prossimo anno sono stati stanziati 70mila euro volti ad avviare lavori di riqualificazione e sostenere la rivitalizzazione del centro.
Si prevedono poi fra le altre cose 130mila euro per la manutenzione del verde, 30mila per la manutenzione straordinaria impianti sportivi, 123mila per la pubblica illuminazione e 175mila per la manutenzione di edifici pubblici, comprese le scuole. Ci sono poi 145mila euro per il Mmab l’unificazione dell’accoglienza, la sistemazione della sala ragazzi della biblioteca e la revisione del percorso museale gli interventi da attuare entro la fine del prossimo anno.
Tra i progetti in fase di completamento ci sono inoltre il recupero dell’area ex-Risorti, la riqualificazione dell’area ex-Fanciullacci, destinata a finalità sociali, e la realizzazione del terzo lotto della scuola Margherita Hack, con la giunta che ha confermato l’intenzione di confermare misure di tutela dal rischio idrogeologico, interventi antisismici sul patrimonio pubblico e potenziamento del sistema di videosorveglianza. Spiccano poi 225mila euro al sostegno scolastico e 30mila in tre anni per nuove piantumazioni sul territorio.
"Un bilancio che riflette un approccio orientato al futuro e alla salvaguardia della qualità della vita dei cittadini, nonostante le difficoltà economiche e i tagli ai trasferimenti di circa 325mila euro in tre anni operati dal governo – ha detto il sindaco Simone Londi – le priorità includono la valorizzazione del centro cittadino, la sostenibilità ambientale l’attenzione alle frazioni, il sostegno allo sport e il completamento di interventi strutturali. Abbiamo anche lavorato per contenere eventuali aumenti che sarebbero stati ben maggiori, come nel caso della mensa".
Proprio l’aumento del costo della mensa per la prima volta dal 2019 è la nota dolente: l’incremento di costi per il servizio mensa connesso all’inflazione è di 70mila euro, con la spesa massima per le famiglie ad Isee più alto che si attesterà comunque ad un massimo di 4,70 euro a pasto. "Seguite le esigente delle persone", ha concluso l’assessore al bilancio Francesco Desii.