GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Biodistretto Valdelsa. I Comuni si uniscono per farlo entro l’anno

Iniziato l’iter che porterà alla nuova realtà per tutelare il territorio

Il vicesindaco di Certaldo, Simone Scardigli, ha illustrato l’iter per la formazione del biodistretto

Il vicesindaco di Certaldo, Simone Scardigli, ha illustrato l’iter per la formazione del biodistretto

Un percorso, da attuare in parallelo fra più realtà, che dovrà concludersi nei prossimi mesi. Ma un primo passo è stato fatto e arriva da Certaldo: con una delibera, la giunta Campatelli ha approvato l’atto di indirizzo del progetto che dovrà culminare con la creazione del "Distretto Biologico della Val d’Elsa". Un iter che, partendo dal Biodistretto di San Gimignano (che dovrebbe essere l’ente capofila insieme a Poggibonsi) dovrebbe coinvolgere per quel che riguarda i Comuni dell’Unione, oltre a Certaldo, anche Empoli, Gambassi, Montespertoli e Castelfiorentino.

Un progetto che prende spunto dalla legge regionale del 2019 che prevede la costituzione dei distretti biologici come strumenti per lo sviluppo della coltivazione, dell’allevamento, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari ottenuti con metodo biologico. L’obiettivo è quello di "favorire l’integrazione delle politiche economiche e agricole con le politiche che garantiscono l’uso sostenibile delle risorse naturali e di sviluppo e coesione del territorio secondo criteri e obiettivi di sostenibilità", oltre che "favorire l’incremento delle superfici agricole condotte con metodo biologico e il numero di imprese che si convertono al metodo biologico".

Il piano dovrebbe essere presentato il prossimo 25 marzo a Castelfiorentino, con ogni Comune che dovrà approvare l’iter in autonomia secondo i parametri richiesti dalla Regione (prevedenti una certa percentuale di superficie agricola coltivata con metodi biologici). E considerando che il cammino si basa sul Biodistretto sangimignanese già esistente, il Distretto biologico della Valdelsa potrebbe vedere la luce entro fine anno nel migliore dei casi (per quanto serva anche l’ok della Regione e la definizione di uno statuto volto a regolamentare il distretto).

"Si tratta di un percorso in essere – ha confermato il vicesindaco di Certaldo, Simone Scardigli, a proposito dell’iniziativa – con questo atto, vogliamo arrivare a valorizzare e a qualificare le colture sane del nostro territorio".

Giovanni Fiorentino