
Bocciati e ’dispersi’ Tecnici e professionali fanno peggio di tutti Uno su 4 non ce la fa
di Irene Puccioni
Le scuole dove si boccia di più sono quelle che, almeno nell’immaginario collettivo, sono più difficili? Il teorema secondo il quale percorsi di studi più ’tosti’ possano avere una quantità maggiore di non promossi alla fine dell’anno viene smentito dai numeri, almeno sul territorio dell’Empolese Valdelsa. Gli esiti degli scrutini di giugno restituiscono, in estrema sintesi, questa fotografia: si boccia di più nei tecnici e nei professionali che nei licei. In alcune scuole, addirittura, metà dei respinti non sono stati neppure scrutinati, a causa delle troppe assenze accumulate nel corso dell’anno scolastico. È il caso dell’istituto "Fermi-Leonardo Da Vinci" di Empoli, dove si registrano 108 non ammessi alla classe successiva e 99 non scrutinati: numeri che si concentrano soprattutto nel biennio. Il dirigente Gaetano Flaviano analizza il problema: "Il tasso dispersione è altissimo e alla base c’è un orientamento in uscita dalla scuola media che non funziona – spiega il preside – Quest’anno abbiamo avuto oltre duecento alunni che non hanno superato l’anno scolastico a cui se ne aggiunge una settantina con giudizio sospeso". Oltre al "disorientamento" in uscita dalle medie, Flaviano pone anche il problema dell’iscrizione a metà anno, da effettuare online nel mese di gennaio attraverso il portale del Ministero dell’Istruzione. "L’iscrizione a metà anno scolastico va rivista perché ci sono molti casi di studenti che inizialmente scelgono i licei ma poi a fine anno, o perché ci ripensano o perché vengono riorientati da parte degli istituti, alla fine finiscono per fare domanda nei tecnici o nei professionali. Risultato? Ci ritroviamo a luglio con una cinquantina di richieste di nuovi arrivi, che si vanno a sommare alle già pervenute richieste registrate nel corso dell’anno e che portano a un centinaio il numero di studenti in più. Senza poi contare tutti quegli alunni che arrivano a settembre perché bocciati in altre scuole. Non è possibile – sottolinea Flaviano – che il 30 per cento delle nuove iscrizioni siano di ragazzi che, per vari motivi, provengono da altre scuole. Questo fenomeno ci mette in difficoltà nella programmazione e organizzazione. Va ripensato tutto il modello dell’orientamento, perché così non produce risultati per nessuno: né per gli studenti né per gli istituti".
Tornando al tasso dei bocciati, anche all’istituto "Checchi" di Fucecchio le percentuali più altre dei non ammessi si registrano negli indirizzi tecnico e professionale, dove i respinti sono rispettivamente il 24,6 per cento e il 23,3 per cento; mentre al liceo ci si ferma al 5,7 per cento. Per quanto riguarda l’arrivo di nuovi alunni da altre scuole, l’istituto superiore fucecchiese ha ricevuto 33 richieste, 4 sono quelle di alunni in uscita, mentre in 14 hanno chiesto il cambio di indirizzo interno alla scuola.
Passando al "Ferraris-Brunelleschi" di Empoli al tecnico indirizzi di elettrotecnica ed automazione, informatica con curvatura di Robotica, chimica dei materiali e biotecnologie, il livello percentuale medio di alunni non promossi si assesta sul 10 per cento, mentre il numero di abbandoni è attorno all’un per cento. Per il tecnico indirizzi di costruzione ambiente e territorio e sistema moda, i respinti sono il 7 per cento, mentre il numero di abbandoni è attorno al 2 per cento. Infine per il professionale indirizzi di assistenza e manutenzione tecnica, chi non ha superato l’anno è il 10 per cento, mentre il numero di abbandoni è attorno al 5 per cento. La percentuale di non promozioni più elevata si è registrata tra gli studenti e le studentesse del primo anno di corso. Bassa è invece la percentuale di bocciati al liceo "Pontormo" di Empoli, dove i non promossi sono poco più di cinquanta, ovvero intorno al 3 per cento.