Body shaming a Campinoti: "Ora incontri nelle scuole"

Il candidato del centrodestra propone una campagna di sensibilizzazione. Meini (Lega): "Queste offese lasciano segni indelebili, è capitato anche a me".

Body shaming a Campinoti: "Ora incontri nelle scuole"

Body shaming a Campinoti: "Ora incontri nelle scuole"

Fa ancora discutere il caso - anzi, i casi - di body shaming contro Simone Campinoti, candidato del centrodestra, attaccato sui social per il suo aspetto fisico. Campinoti ha risposto agli haters spiegando il suo percorso sanitario di ex paziente oncologico e vuole impegnarsi per sensibilizzare sul tema. "Le offese sono continuate anche ieri – commenta Campinoti –. Quando mi è stato chiesto di candidarmi a sindaco di Empoli, non immaginavo di poter essere oggetto di body shaming come avvenuto su Facebook negli ultimi giorni. Ritengo che questo comportamento sia moralmente dannoso e socialmente inaccettabile e che non debba mai essere tollerato in nessuna circostanza, politica inclusa". Da qui la proposta: "Se sarò eletto – prosegue l’imprenditore – mi impegnerò a promuovere una campagna di sensibilizzazione sul tema del body shaming in tutte le scuole di ogni ordine e grado".

Solidarietà al candidato è arrivata anche dall’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi che parla di "body shaming volgare e vergognoso da parte dei soliti leoni da tastiera, veri e propri vigliacchi senza cervello e senza argomenti".

Ceccardi si auspica che "di fronte a questo inaccettabile bullismo social, gli esponenti di tutti i partiti manifestino la loro vicinanza a un uomo che, peraltro, ha affrontato un difficile percorso sanitario di ex paziente oncologico. Detto ciò, l’auspicio è che si torni quanto prima a discutere e confrontarsi politicamente sui progetti e sui programmi per Empoli, nell’interesse dei cittadini". Elena Meini, capogruppo in consiglio regionale della Lega esprime vicinanza a Campinoti, "preso di mira dalle solite persone incivili che si sfogano sui social". E poi ancora: "Offese di questo tipo – conclude l’esponente leghista – colpiscono profondamente la persona che le riceve, ma questi vigliacchi non hanno minimamente cognizione di quello che uno possa provare; ho dovuto, infatti, più volte sopportare attacchi di questo tipo riguardo al mio aspetto fisico e sono episodi indelebili, molto più pesanti rispetto a quelli classici nel contesto di una dialettica politica".

A Campinoti sono arrivare parole di vicinanza anche dall’avversario Leonardo Masi, candidato sindaco di Buongiorno Empoli, M5S e Siamo Empoli: "Non è un amico, non condivido quasi nulla delle sue posizioni politiche e non penso che sarebbe un buon sindaco per Empoli, ma gli esprimo la mia profonda solidarietà per l’attacco personale che ha subito. La politica si fa con le idee e non attaccando le persone sul loro aspetto fisico. Il body shaming è una cosa ignobile che nulla ha a che fare con il confronto politico".