
Sono intervenuti i carabinieri
Castelfiorentino (Firenze), 1 ottobre 2021 - All’orario di chiusura della loro pizzeria sono costretti a guardarsi le spalle. Quando la piazza si svuota e le vie del centro diventano deserte, il locale diventa ‘bersaglio’ di individui aggressivi e violenti. Siamo in piazza Gramsci a Castelfiorentino, il salotto buono del paese, dove per due sere di fila la pizzeria "O’Vesuvio" è stata teatro di accesi diverbi tra i titolari e gli avventori notturni, sfociati poi in colluttazioni, dove è stato necessario l’intervento dei carabinieri e del 118. Il primo triste capitolo risale a martedì sera. «Era passata la mezzanotte – spiega Anna Gabriele – io e mia figlia Luisa, che gestisce il locale, eravamo appena uscite. Dentro erano rimasti mio marito Raffaele, invalido che cammina con le stampelle, che dà una mano in pizzeria, e un altro ragazzo. Stavano ormai chiudendo, quando due persone, non italiane, sono entrate chiedendo da bere. Mio marito si è rifiutato, ma questi insistevamo cercando di forzare la porta d’ingresso. Alla fine sono riusciti a mandarli fuori e a chiudersi dentro il locale, ma nel parapiglia mio marito si è preso pure uno schiaffo in faccia. Sono stati chiamati i carabinieri che hanno caricato il soggetto più aggressivo e lo hanno portato via".
Non sono trascorse neppure 24 ore dall’accaduto che la sera successiva è andato in scena il secondo capitolo. "Come se niente fosse, il soggetto della sera precedente si è ripresentato più o meno alla stesso orario di chiusura. C’era ancora mia figlia nel locale che gli ha detto di allontanarsi. Lui ha reagito spintonandola. A quel punto è intervenuto mio marito e la discussione è degenerata. Lo straniero era fuori di sé. Mio marito ha cercato di tenerlo a bada anche con le stampelle, ma l’uomo gli è saltato addosso e lo ha ferito ad un dito con un morso. Durante la rissa deve essersi procurato anche una ferita all’inguine perché perdeva sangue".
Sul posto, oltre ai carabinieri, stavolta sono arrivate anche due ambulanze per trasportare i feriti – anche lo straniero ha riportato lesioni – al pronto soccorso. Sulla piazza ieri mattina erano ancora ben evidenti i segni della violenta serata: macchie di sangue per terra e la porta a vetri della pizzeria in frantumi.
«Non ne possiamo più – si sfoga la donna – Di giorno lavoriamo bene e senza problemi, ma quando cala la notte la piazza diventa terra di nessuno. O meglio terra di questa gentaglia. Abbiamo già fatto un paio di denunce negli anni passati nei confronti di un tizio che importunava mia figlia quando la sera chiudeva la pizzeria. Adesso toccherà aggiungerne altre. Siamo stanchi, provati e demoralizzati". Il sindaco, Alessio Falorni, conosce bene il problema. "Sono persone già attenzionate dai carabinieri, se non vengono tolti dalle strade, con decisione di chi amministra la giustizia, cosa possiamo fare noi amministratori locali? Come sindaco ho fatto un’ordinanza per impedire che bevano. Il divieto entra in vigore dalle 20.30. I gestori del locale la facevano rispettare. I clienti non hanno preso da bere, ma hanno reagito in quel modo. A quel punto devono solo e soltanto intervenire le forze dell’ordine".