GIGI PAOLI
Cronaca

Cadaveri nelle valigie, trovato il figlio, era in carcere in Svizzera

Il mistero del duplice omicidio: si scava ancora nella vita familiare della coppia di origine albanese uccisa

Shpetim e Teuta Pasho

Firenze, 17 dicembre 2020 - I carabinieri di Firenze hanno rintracciato Taulant Pashoil figlio di Shpetim e Teuta, la coppia i cui corpi sono stati trovati a pezzi in quattro valigie in un campo tra il carcere di Sollicciano e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno.

Attraverso un confronto con l'Interpol, si è scoperto che l'uomo è attualmente detenuto in un carcere della SvizzeraTaulant Pasho è scomparso dal 2016, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari. Poi appunto il nuovo arresto in Svizzera. Anche in questo caso, come per la detenzione in Italia, Taulant Pasho è recluso per furto con scasso e violazione di domicilio nel Cantone Argovia, nella Svizzera tedesca.

Per l'uomo è stata chiesta la carcerazione definitiva: deve scontare 3 anni e 11 mesi per reati legati alla droga commessi in Italia. L'uomo è recluso in Svizzera dal 16 ottobre di quest'anno. 

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Intanto da quell'appartamento in via del del Pantano 16, dove Taulantha ha vissuto con la fidanzata Elona, fino al suo allontanamento nel novembre 2016, potrebbero venire fuori molte risposte. Dopo la scomparsa di Taulantha, Elona ha continuato a vivere lì. La casa e il garage dei Pasho, tra il 2016 ed il 2017, furono oggetto di diverse segnalazioni da parte di alcuni condomini a causa dei cattivi odori che vennero ricondotti alla presenza di alcuni cani non debitamente curati. Le lamentele furono girate alle guardie zoofile di Firenze che fecero diversi sopralluoghi informando l'autorità giudiziaria della scarsa igiene e della non corretta cura degli animali domestici e della presenza di escrementi ed orina

La casa e il garage nel tempo hanno subito perquisizioni e sopralluoghi. In particolare, nel giugno 2016, i carabinieri avevano ritrovato nel garage sei chili di marijuana, dopo aver perquisito l'immobile. Fu così che Pasho Taulant venne arrestato per detenzione ai fini di spaccio. Tuttavia, spiegano oggi i carabinieri, "nel luogo non è mai stata rilevata alcuna traccia di cadaveri in decomposizione, compreso l'odore che è sempre stato di escrementi". 

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