Il Club Alpino di Fucecchio ha oltrepassato la quota di 300 soci, cifra considerevole su quasi 23mila abitanti. Basti pensare che, appena qualche anno fa, venne celebrata la quota 200. Bellissimo regalo per i 50 anni, da poco compiuti, dalla fondazione, divenuta ufficiale nel remoto 5 aprile 1974. Presidente, confermata nelle recenti elezioni, della sezione Giacomo Toni del Valdarno Inferiore del Cai è Lucia Agus, che ha portato la sezione stessa a questo record coadiuvata da numerosi soci ed ex presidenti che lei ha ringraziato anche nella pubblicazione sui 50 anni. Tra questi, Francesco Mantelli e Vittorio Santini. "Una persona ricorrente, che ha svolto un ruolo determinante, è stato il fondatore Cavalier Luigi Pacini – scrive Lucia Agus –. Ho avuto l’onore di conoscerlo e ne conservo il ricordo con ammirazione. Per il suo temperamento e la capacità di relazionarsi facilmente con tutti, ha reso possibile la creazione di una sezione senza pagare dalla sottosezione. A lui e al gruppo dei soci fondatori va riconosciuto il grande merito di avere guardato in prospettiva, oltre i confini del comune di Fucecchio".
Difatti, la sezione annovera soci anche ad Empoli e in zone limitrofe. Il terreno preferito è quello delle Alpi Apuane, dell’Appennino Tosco Emiliano, e però anche le colline ’di casa’ come il Montalbano. E non mancano trasferte sulle Alpi. Fondamentali la sensibilizzazione nelle scuole e l’azione di consiglio verso corretti abbigliamento e comportamento per affrontare la montagna. "Tra i fondatori – torna infatti a scrivere Lucia Agus – ce ne erano di impegnati nel mondo della scuola. Tra questi spicca la figura del professor Rolando Briganti, docente di lettere alla scuola media ‘Busoni’ di Empoli. Con altri soci, dette avvio all’alpinismo giovanile". La cultura della montagna nelle scuole è attività portata avanti ancora oggi: nel libro sui 50 anni, ne fa ad esempio ampio riferimento il capitolo curato da Greta Parri, Maria Cristina Cioni e Silvia Serraglini. Si parla di una recente esperienza con l’Istituto comprensivo di Montelupo, ulteriore dimostrazione che anche l’attività di sensibilizzazione verso le nuove generazioni non è solo entro i confini di Fucecchio.
Andrea Ciappi