YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Turni nei capannoni a 39 gradi. Le imprese corrono ai ripari, assalto ai ventilatori e pause gelato

La società che si occupa di sicurezza sul lavoro: "Occhio a disidratazione e affaticamento eccessivo. Le soluzioni? Evitare le ore più calde. Ma anche mettere a disposizione una doccia o creme solari"

L’uso del ventilatore è fondamentale per evitare i colpi di calore (foto d’archivio)

Empoli, 16 luglio 2023 - Allerta caldo e rischio colpi di calore sui luoghi di lavoro. Sono tanti ancora i capannoni in cui spesso - ebbene sì - si lavora senza ventilatori né tantomeno condizionatori. Le realtà meno fortunate, anzi, meno all’avanguardia si organizzano come possono: con scorte d’acqua o "pezze bagnate sui polsi e sui piedi - come confessa qualche dipendente esasperato che si trova ad affrontare turni a 39 gradi di temperatura interna con i forni accesi e "ventole che smuovono solo aria calda".

Visto il caldo asfissiante degli ultimi anni, il tema richiede grandissima attenzione. E c’è chi, andando in contro tendenza decide di investire su "pause gelato per i dipendenti" e abbigliamento più leggero. Il caso è quello del gruppo Livith di Montespertoli. "I problemi maggiori si riscontrano per gli operai che lavorano in cantieri e magazzini - spiega la dottoressa Valeria Mirarchi di Zhero Consulting, società di consulenza del gruppo, che si occupa di salute e sicurezza sul lavoro - Fino a qualche anno fa queste ondate di calore eccessivo non c’erano. Abbiamo valutato i rischi e elaborato delle strategie supportando Livith nella gestione del problema. Sono state messe in atto diverse misure per migliorare il benessere lavorativo dei collaboratori". E quindi: abbigliamento più leggero e di cotone "ma sempre adatto alle attività lavorative svolte". E ancora, "bottigliette d’acqua fresche, ventilatori e frigoriferi da utilizzare per bevande e cibi freschi. La situazione è complicata ma offrire un gelato a metà pomeriggio durante la pausa, avere a disposizione una doccia da poter sfruttare durante l’orario lavorativo, utilizzare creme solari e organizzare il lavoro in modo da evitare le ore più calde sono accorgimenti che si devono mettere in atto per tutelare la salute di tutti".

Livith spa nei suoi due magazzini produce e commercializza dispositivi per l’anticaduta e gli ambienti confinati, Zhero srl si occupa di edilizia. Negli ultimi anni anche le aziende del gruppo hanno dovuto far fronte ai lunghi periodi di caldo intenso che hanno colpito l’Empolese Valdelsa. "I colpi di calore - spiega la dottoressa Mirarchi - sono soltanto l’apice del problema, ma affaticamento eccessivo e disidratazione sono le difficoltà più frequenti: possono compromettere le capacità lavorative aumentando anche il rischio incidenti sul luogo di lavoro e diminuendo le risorse cognitive e la produttività dei dipendenti. I luoghi più a rischio nelle nostre aziende sono i magazzini e i cantieri. Nei prossimi anni l’intenzione è quella di continuare ad investire. Crediamo che ancora molto si possa fare".