Empoli, 28 luglio 2024 – Arrivano al pronto soccorso disidratati, in affanno, accusano malessere, affaticamento e stanchezza. Sono soprattutto anziani (ma non solo) a chiedere aiuto: l’ondata di caldo anomalo che anche a Empoli sfiora le punte dei 40 gradi travolge fino a togliere il fiato. Un’afa terribile che sta mettendo a dura prova anche il pronto soccorso del San Giuseppe dove gli accessi sono aumentati in modo significativo. Il trend era in crescita già dall’inizio dell’anno quando – riferiscono dal pronto soccorso diretto dalla dottoressa Paola Bartalucci – si era registrato un aumento di accessi. Una crescita il cui 50% si è concentrato nei mesi di maggio, giugno e metà di luglio, i periodi appunto più caldi dell’anno.
Ma veniamo ai numeri. La media giornaliera di accessi al Dea di Empoli (il dipartimento di emergenza urgenza e accettazione) è di 192 pazienti con punte massime che raggiungono 222 accessi giornalieri e minime di 165. "I motivi di accesso al Dea sono vari e non solo legati all’ondata di caldo – riferiscono dalla struttura sanitaria –, senza dubbio le alte temperature possono essere la causa di sintomi come malessere, affaticamento, affanno, stato soporoso specialmente fra i più anziani". Si tratta per lo più di over 80, anche se non mancano casi anche tra i più giovani. Nei numeri che ben descrivono la situazione del pronto soccorso – si parla di circa 8 accessi di media ogni ora – rientrano anche i cosiddetti accessi impropri, ovvero coloro che si rivolgono al pronto soccorso ma che in realtà non necessitano di cure urgenti. Anche per questo l’assessore regionale alla Salute Simone Bezzini ha annunciato che gli uffici sono al lavoro affinché entro "fine settembre, entri in funzione, a partire dalla Ausl Toscana Centro, il numero unico 116 117 per le situazioni non emergenziali". Obiettivo: limitare gli accessi impropri e alleggerire i pronto soccorso della piana e quindi anche di Empoli. Intanto però l’emergenza caldo continua a preoccupare. Colpi di sole e colpi di calore sono sempre più frequenti anche tra i giovani: "Quello che vale per la passeggiata dell’anziano, da fare preferibilmente la mattina presto e in tarda serata, vale anche per l’attività fisica di un giovane adulto", spiega Roberto Tarquini, direttore di medicina interna 1 del San Giuseppe di Empoli.
Le raccomandazioni? Rimanere sempre idratati, bere acqua non fredda ma fresca, evitare di assumere alcolici che comportano un ulteriore abbassamento della pressione sanguigna. E poi ancora: "Pensare di correre a torso nudo nelle ore più calde – conclude Tarquini –, coniugando attività fisica e abbronzatura o pensando di godere dei benefici dell’aria sulla pelle, è solo causa di stress per il corpo che disperde molti liquidi, e raggiunge temperature elevate che possono provocare disturbi a vario livello, in primis l’abbassamento della pressione arteriosa".
a.p.