La campionessa della pizza. Il suo calzone? È mondiale: “La rivalsa dopo il Covid”

Sara Secci, 31 anni, ha vinto il titolo alla ‘World Cup’ che si è svolta a Pomezia. “Mio padre aveva contratto il virus. Ho preso il suo posto e salvato il locale”

La vittoria di Sara

La vittoria di Sara

Vinci (Firenze), 7 ottobre 2024 – Diciamo che già a metà Ottocento, Charles Baudelaire ci aveva visto giusto, un’autostrada al posto di uno stretto e tortuoso sentiero in salita: ‘Les Fleurs du Mal’, sboccerà qualcosa di bello anche da un momento durissimo. Vinci, quanto ad arte, se ne intende parecchio… Un po’ il Genio, un po’ Baudelaire, fatto sta che dalla devastante prova del Covid la patria di Leonardo ha espresso in questi ultimi giorni una campionessa del mondo.

Chi? In che cosa? Perché? Che cosa c’entra il Covid di quattro anni fa? Partiamo dall’ultima domanda: “Mio padre aveva contratto il Covid e nel frattempo i nostri affezionati clienti da casa volevano le pizze. Ho recuperato i fogli con tutti gli ingredienti e le porzioni giuste e mi sono messa fare le pizze…”. Evidentemente fatte molto bene visto ciò che poi accadrà. Lei si chiama Sara Secci da Vinci, oggi 31 anni, da sempre nel bar pizzeria dinanzi al municipio della patria di Leonardo, ma non un’epoca fa in mansioni che prevedevano il fare la pizza. Le circostanze dell’epoca medesima la indussero e gettare il cuore oltre l’ostacolo. Si è messa a sfornare pizze una più buona dell’altra. Con lei, anche la mamma. Pian piano almeno formalmente la pandemia è sfilata via, le pizze di Sara invece si sono rivelate un evergreen.Tanto che nei giorni scorsi Sara si è qualificata prima assoluta in categoria “calzone” alla ‘World Pizza Cup’ che si è tenuta a Pomezia mettendosi dietro - spiegano oggi i familiari - avversari da tutto il mondo. Il suo “calzone” è stato giudicato impareggiabile. Del resto Vinci sa come sfornare campioni.

A Sara intanto sono andati i migliori complimenti dal marito Marco - che ha raccontato il frangente immediatamente successivo al Covid - della madre Luisa (che lavora con la figlia) e del figlio Jordan. “Alla famiglia - afferma Sara - è dedicata la vittoria”. Intanto, come ogni campione e campionessa che si rispetti, il giorno dopo c’è da ripartire daccapo. E ieri Sara e la famiglia erano nel loro tempio, il bar pizzeria dinanzi al municipio. “Una passione per lei - afferma il marito Marco - soprattutto dopo la vicenda del Covid”. ‘Les Fleurs du Mal’, sottoforma di pizze speciali, oggi più che mai.

Andrea Ciappi