EMPOLI
Fare presto, il tempo sta per scadere: è quanto ha chiesto, con una lettera, Rolando Terreni, responsabile dell’Associazione ‘I ragazzi di Cerbaiola’ di Empoli. Si parla di famiglie con al loro interno persone con forme marcate di autismo, per le quali da mesi ormai non è più possibile la presenza ‘uno ad uno’ di un operatore. I soldi passati dalla Regione, afferma Terreni, non bastano se non per poco più di un paio d’ore al giorno. Asl ed enti hanno a suo tempo individuato nel Campus di Terrafino la soluzione ai disagi attuali.
Ebbene: come abbiamo scritto nei giorni scorsi, ora c’è il progetto pronto così come sono pronti i soldi necessari, 500mila euro. Terreni ha letto quanto pubblicato ed ha la delibera, e dunque ha scritto alla Asl Toscana centro ed alla Regione non nascondendo le perplessità sui tempi ancora assai lunghi: riferendosi ai soggetti autistici, spiega che "attualmente a causa delle carenze specifiche vengono accolti in strutture a bassa intensità assistenziale dove si riscontrano difficoltà assistenziali anche da parte degli operatori".
Già tempo fa, aggiunge, il Comune di Empoli e l’Asl "annunciarono alla nostra comunità di Empoli la realizzazione di tale centro, ma sono trascorsi molti mesi senza che siano cominciati i lavori". Che non cominceranno tanto a breve, poiché adesso c’è da mettere in piedi tutto l’iter per l’appalto e l’assegnazione dell’opera. Di sicuro altri mesi. E intanto le famiglie vivono un notevole disagio.
"Sarebbe opportuno che la Regione, a cui è indirizzato il nostro messaggio, - così si conclude la missiva di cui siamo entrati a conoscenza - sollecitasse gli enti preposti alla realizzazione di questa realtà vitale per i disabili". Appunto il Campus. Sintesi: premere sull’acceleratore poiché il tempo stringe e parecchio. Lo scorso agosto, quando emerse questa situazione delle famiglie, la Asl aveva ricordato che la Regione Toscana sostiene i percorsi domiciliari. L’intervento prevede l’erogazione di un contributo economico mensile che va da 900 a 1.200 euro per consentire alla persona con disabilità gravissima di poter assumere un assistente personale.
Andrea Ciappi