REDAZIONE EMPOLI

"Volti nel Lager", alla Casa della Memoria i ritratti di Armando Maltagliati

In tanti al taglio del nastro della mostra curata dall'Aned in collaborazione con Anpi e Arci

In tanti hanno partecipato al taglio del nastro della mostra I volti nel Lager

In tanti hanno partecipato al taglio del nastro della mostra I volti nel Lager

Empoli, 29 gennaio 2020 - Dopo un taglio del nastro fatto di emozioni e riflessioni, resterà visitabile fino al prossimo 10 febbraio la mostra “Volti nel Lager”, esposizione di ritratti ospitata, a ingresso libero, alla Casa della Memoria di Santa Maria. All’ inaugurazione, martedì 28 gennaio, sono intervenuti anche il sindaco di Empoli Brenda Barnini e il sindaco di Carpi Alberto Bellelli. La mostra è stata curata dall’Associazione Nazionale Ex Deportati in collaborazione con Anpi e Arci.

Erano presenti fra gli altri anche Alberto Michelucci, presidente della sezione empolese di Aned, e Alessio Mantellassi, presidente del consiglio comunale con delega proprio alla memoria. L’esposizione è aperta il venerdì dalle 17.30 alle 19.30, il sabato 16.30 19.30 e la domenica dalle 10 alle 12.30. Vengono presentati al pubblico eccezionali disegni e ritratti realizzati da Armando Maltagliati nei Lager delle SS di Fossoli di Carpi, in provincia di Modena e di Bolzano.

A Fossoli e a Bolzano l’autore della maggior parte di questi ritratti non era un prigioniero qualunque. Le SS lo avevano scelto come capocampo, e cioè come il prigioniero incaricato di assicurare l’ordinato sviluppo delle attività del Lager, il punto di contatto tra il mondo dei reclusi e quello delle guardie naziste. Poco prima di morire, Maltagliati donò a una cara amica comune una cartellina chiusa di cui non volle mai parlare. Questa signora, anni dopo, donò quella stessa cartellina a Beatrice Lacchia, allora studentessa, perché potesse studiarne il contenuto, così affascinante e misterioso. Maltagliati morì senza aver mai detto una sola parola sul periodo della guerra e dei Lager. 

A oltre 70 anni dalla fine della guerra e a più di 30 dalla scomparsa di Maltagliati quella cartella di disegni è stata infine donata all’Aned affinché questa testimonianza unica di due Lager nazisti in Italia sia conservata per le generazioni future, e sia resa accessibile ai ricercatori che vogliano studiarla. Purtroppo questi ritratti costituiscono in numerosi casi l’ultima immagine che ci rimane di persone inghiottite dalla macchina dello sterminio allestita dai nazisti.