Se n’è andato a 85 anni, lo scorso martedì. E con la scomparsa di Roberto Ciampalini, Castelfiorentino ha perso una delle sue figure ’storiche’.
Ciampalini viveva ormai da tempo a Montaione (in una tenuta dove coltivava un vigneto) dove i figli Filippo e Renato gestivano il ristorante “I’ Ciampa“. Ma sono tanti i castellani, e non solo loro, che hanno di Ciampalini un ricordo pieno di affetto e simpatia. Ricordi che sono inevitabilmente legati al suo ruolo di titolare di uno dei ristoranti storici di Castelfiorentino, "La Magona". Un locale che Ciampalini ha tenuto per decenni, dopo che la sua famiglia lo rilevò nel 1957, e che nel 1967 trasferì davanti alla stazione ferroviaria in via Ridolfi.
"La Magona" è stato fra i più apprezzati della città e della Valdelsa fino alla chiusura, avvenuta nel 2000. Il nome dell’esercizio commerciale fu a quanto pare scelto in onore di una ditta di Piombino all’epoca attiva, oltre che per la sua unicità (perlomeno a Castelfiorentino e dintorni).
"Ricordo Roberto orgoglioso nel raccontare la sua storia e quella del suo locale, quando ne scrissi nel terzo volume pubblicato su Castelfiorentino – ha ricordato Alessandro Verdiani, appassionato di storia castellana, nel raccontare un aneddoto sul ristoratore appena scomparso – quando gli portai il libro, mi accolse festoso. A La Magona venivano a mangiare anche persone che non avevano niente, ma i Ciampalini offrivano comunque loro un pasto caldo anche se non potevano pagare. Roberto ci mancherà, come ci è mancata la ’sua’ Magona con tutte le sue prelibatezze e prodotti della nostra tradizione. Un pezzo di Castello e della sua storia se ne è appena andato".
Giovanni Fiorentino