Alle urne a 101 anni: la lezione di Annunziata Fedora

A 101 anni ha dato l’esempio alla città, per la prima volta nella storia al ballottaggio

Nel riquadro Annunziata Fedora Mancini

Nel riquadro Annunziata Fedora Mancini

Empoli, 24 giugno 2024 - A 101 anni ha dato l’esempio. La città, per la prima volta nella storia al ballottaggio, deve fare i conti con la bassa affluenza alle urne ma Annunziata Fedora Mancini, che da qualche mese ha superato il secolo di vita, a votare non rinuncia per niente al mondo. Ieri la signora si è presentata al seggio di Ponte a Elsa per esprimere la propria preferenza sulla scheda. Il suo motto? "Non aspettare domani per quello che puoi fare oggi". Detto, fatto.

Lo scorso febbraio aveva spento 101 candeline e nonostante l’età ha fatto di tutto per presentarsi alle urne. "Ho frequentato le elementari a Monterappoli fino alla IV perché la V non c’era – aveva detto la signora nel 2023 durante i festeggiamenti per il secolo di vita –. Durante la Seconda Guerra Mondiale abbiamo ospitato tanti sfollati, eravamo più di cinquanta persone. Lavoravamo nei campi anche sotto i bombardamenti. I Caccia passavano due volte al giorno, bombardavano la strada e la ferrovia e ci nascondevamo nelle fosse. La notte si dormiva in cantina dentro i tini con la paglia che serviva da materasso e sembrava di essere più al sicuro". Annunziata Fedora si sposò con Orfeo Rosselli nel 1948 e dopo nove anni di matrimonio ebbero una figlia, Grazia. Si trasferirono a Ponte a Elsa dove Annunziata Fedora lavorò in una casa vinicola fino ad arrivare al giorno della pensione.

Una donna molto lucida nei racconti scolpiti della Guerra e nelle passioni che porta avanti ogni giorno: dal ricamo al fatto a mano all’uncinetto fino alla coltivazione del suo amato orto di cui si prende cura da quando nel 1989 è rimasta vedova.