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Danni provocati dall’occupazione lampo all’Itis Da Vin
Empoli, 7 dicembre 2021 - Genitori in agitazione, polizia a presidiare la scuola, frange di studenti in fermento per una rivolta annunciata ma anche foto (finte) di laboratori e aule devastate dall’ira dei vandali che circolano di telefonino in telefonino. Benvenuti nell’occupazione ai tempi dei social. Ma soprattutto delle chat Whatsapp, dove una lunga scia di messaggini genera il panico prima che tutto finisca in una bolla di sapone. Il caso è scoppiato domenica, con il messaggio vocale di una mamma, rappresentante di classe all’istituto tecnico industriale Ferraris-Brunelleschi.
"Domani (lunedì, ndr) alcuni ragazzi del professionale faranno occupazione. I motivi non sono noti e non si sa come potrà evolvere la cosa, potrebbe non essere un’occupazione pacifica. Quindi la vicepreside ha adottato delle precauzioni di difesa per proteggere la scuola". Quanto basta per mettere in al larme i genitori. Ma il messaggio continua: "Uno dei professori consiglia ai genitori di lasciare a casa i ragazzi di prima superiore o di accompagnarli direttamente a scuola per vedere com’è la situazione".
Nella nota vocale si fa intendere chiaramente che la situazione potrebbe degenerare. Si parla infatti, sempre per ipotesi, di "ingresso violento" e viene specificato che in molti "non sono d’accordo con l’occupazione e faranno di tutto per difendere l’istituto". Insomma, un quadro per niente rassicurante in cui si inserisce anche il rischio che alla protesta possa aggregarsi un gruppo di facinorosi esterni alla scuola. "Si dice che vengano con l’intenzione di spaccare i laboratori – continua il messaggio audio –. Quindi non si sta parlando di un’occupazione come facevamo noi ai nostri tempi ma qualcosa di più importante". Nel messaggio, subito rimbalzato nelle chat, si consiglia anche la soluzione: "Se non mandate i figli a scuola bisogna che nel libretto delle giustificazioni scriviate ‘Motivi personali’, tanto loro lo sanno che il motivo è quello dell’occupazione".
Come se non bastasse, ieri mattina, sempre nelle chat delle mamme, sono rimbalzate fotografie di aule sfasciate, con tanto di mobili a terra, banchi sottosopra e documenti sparpagliati per tutto il pavimento. Foto che sono state condivise e inoltrate a ripetizione. Tanto che alcuni genitori hanno chiamato in redazione, angosciati e impauriti. Peccato che le foto non fossero state scattate al Ferraris-Brunelleschi ma all’Itis Da Vinci di Pisa durante l’occupazione di metà novembre. All’istituto tecnico industriale di via Sanzio, per fortuna, nessun atto vandalico: le forze dell’ordine hanno presidiato la scuola e tutto si è risolto con una protesta pacifica. Eppure il tam tam nelle chat non si è fermato. "Voci di corridoio dicono che proveranno a occupare anche domani". E, puntuale, riparte il cortocircuito di messaggini e reazioni.