Saranno ore decisive quelle di oggi. Alle 14 è previsto a Firenze un incontro con la dirigenza aziendale e le istituzioni da tenersi nella sede della Regione Toscana. "Un incontro da noi richiesto - dice il sindacato Fiom-Cgil - proprio in ragione del continuo negarsi di Navico al confronto. Se ci sarà l’amministratore delegato? Forse i consulenti. Lo scopriremo sul momento". Mai riscontrati problemi di natura salariale, almeno di recente. Nonostante le difficoltà e il lungo braccio di ferro a cavallo degli anni tra il 2015 e il 2016 tra proprietà e sigle sindacali, nessuno si aspettava la chiusura con relativi licenziamenti.
"Quel che è certo - insiste Stefano Angelini (nella foto) della Fiom Cgil - è che chiederemo il ritiro dei licenziamenti e la possibilità di aprire un confronto che possa assicurare la continuità occupazionale e produttiva. Vogliamo capire come salvaguardare queste competenze sul territorio, se ci sono gli spazi per vendere l’azienda e non cessare l’attività, se esiste un modo per mantenere la produzione in loco e non perdere 27 posti di lavoro". In concomitanza, una delegazione di lavoratori sarà oggi in presidio in piazza Duomo per protestare "contro una scelta incomprensibile, gravissima e inaccettabile, manifestando il dissenso rispetto all’atteggiamento dell’azienda".
All’incontro prenderà parte anche il sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini , che si era confrontato già in autunno con sindacati e Rsu per ascoltare alcuni problemi, "ma - afferma il sindaco Mugnaini - questo è stato un fulmine improvviso. Il licenziamento in tronco con una Pec è vergognoso e ricalca scenari già visti. Siamo a fianco dei lavoratori. Faremo di tutto per sostenere i loro diritti e difendere il sito produttivo e il territorio". Poco più di un anno fa, Alessio Mugnaini aveva incontrato anche i vertici aziendali della Navico, intenzionati a ristrutturare i locali e ad ampliare la produzione. Poi, però, il buio. E la riorganizzazione ha preso, evidentemente, tutta un’altra piega.
Y.C.