REDAZIONE EMPOLI

"Ci hanno portato via tutto. Siamo illesi, ma le conseguenze ci resteranno addosso a vita"

MONTELUPO FIORENTINO Un messaggio che arriva sul telefonino alle 9.53. "Chiamami, ho una situazione brutta qui". A inviarlo a Mariano Tombelli...

MONTELUPO FIORENTINOUn messaggio che arriva sul telefonino alle 9.53. "Chiamami, ho una situazione brutta qui". A inviarlo a Mariano Tombelli mentre si trova a Empoli per alcune commissioni, è la moglie. Silvia Gori dietro al bancone del negozio, intuisce immediatamente che qualcosa non va e trova il modo di allertare il marito che si precipita sul posto. Ma è tardi, il colpo è già stato messo a segno. "Ho trovato mia moglie devastata, spaventata – racconta il titolare dell’attività – Ci hanno portato via tutto. Fisicamente nessuno si è fatto male, ma le conseguenze ci resteranno addosso per tutta la vita".

Sono attimi concitati, c’è lo choc, la paura, ci sono i residenti della zona, i vicini di casa e i parenti in strada che increduli per l’accaduto cercano di rendersi utili, di essere di supporto. Abbracci e disperazione, parole di incoraggiamento e solidarietà. Tutto questo però non basta. È infuriato, Tombelli. "Hanno usato la violenza - si sfoga l’uomo mentre i carabinieri si trovano all’interno del suo negozio per i rilievi - Non si possono più tollerare questi episodi. Non ci sono giustificazioni. È il secondo caso in pochi giorni, la seconda volta che subiamo un furto. Alla terza, non ci si rialza".

È allarme sicurezza a Montelupo Fiorentino dove la notizia dell’ennesima rapina a mano armata nel giro di pochi giorni ha suscitato indignazione e preoccupazione. "Dovete fare qualcosa, abbiamo paura", il grido si alza da alcune delle attività presenti in centro storico. "Non è bastato neppure tenere alta l’attenzione per un episodio analogo accaduto in un’altra gioielleria solo quattro giorni fa, che ci risiamo – sbotta Tombelli ricordando il precedente –. Qualcosa non ha funzionato, è evidente. Abbiamo aspettato più di 40 minuti prima che si presentasse qualcuno sul posto ad aiutarci. Sappiamo che non ci sono pattuglie e uomini a sufficienza, è vero. Ma questo non giustifica il fatto che un cittadino non debba sentirsi tutelato".

L’attività di via Poggio alle Donne oltre alla vendita, dal 2000 fa riparazione e assistenza per conto di diversi negozi di tutta la Toscana. "Siamo un punto sensibile da 20 anni, chiediamo più illuminazione, più sicurezza, più controlli. Se ci fosse la certezza della pena, forse oggi non ci troveremmo in questa situazione". Da qui, un appello accorato. "Che le istituzioni facciano un passo avanti. Non si può continuare così. Questa escalation va fermata".

Y.C.