Li vediamo attraversare le strade urbane indisturbati. In branco, insieme ai cuccioli, fanno lo slalom tra il traffico cittadino per poi fermarsi al parco a risposare. Passeggiano in riva alla spiaggia a cercar cibo, o anzi, refrigerio. Trovarseli davanti al cancello di casa, ormai non è più cosa rara e succede sempre più spesso anche nel comune di Capraia e Limite. L’invasione dei cinghiali in città non è un fenomeno nuovo e ogni estate si ripresenta. La domanda resta sempre la stessa: cosa fare per evitare di ritrovarsi a tu per tu con ungulati affamati, scesi dai boschi e dalle campagne per procacciarsi la cena? Se lo chiedono i residenti di via San Biagio che è solo una delle zone di Limite sull’Arno dove è frequente il verificarsi di certi episodi. Quando cala la sera, che sia sulla pista ciclabile o nel cortile di fronte alla propria abitazione, imbattersi in un cinghiale non è una disavventura per pochi.
"Abito in via San Biagio - denuncia una residente sui social - Sta diventando un incubo scendere giù la sera a portare il cane. Mi è successo qualche settimana fa, e di nuovo ieri". La donna stava scendendo a portare fuori il proprio cane quando è stata assalita ed è fuggita via. "Avevano i cuccioli ed erano aggressivi. E’ successo di nuovo due giorni fa. Appena sono scesa e li ho visti, solo risalita a chiamare il mio compagno. Giusto il tempo di fare due metri che anche lui si è visto il cinghiale addosso. Fortunatamente lo ha spaventato ed allontanato con un sacco della plastica. Ma a chi dobbiamo rivolgerci?". E di segnalazioni ce ne sono altre. Qualcuno racconta di esser sceso a gettare l’immondizia e di essersi ritrovato un’intera famigliola di ungulati a rovistare tra i bidoni dell’organico. Altri hanno fatto lo strano incontro in zona Pubblica Assistenza, altri ancora durante una passeggiata serale lungo la ciclabile che unisce Limite a Capraia. "Non sono quasi più selvatici, tanto sono abituati ormai alla nostra compagnia", dicono i residenti. E c’è chi la sorpresa se l’è ritrovata davanti allo sportello dell’auto. Da qui, la proposta. "Basterebbe una rete tra via San Biagio e il rio per evitare che qualcuno si faccia male. A chi spetta intervenire?".