Banchine stradali come discariche a cielo aperto. Troppo spesso percorrendo una qualsiasi strada capita di imbattersi in banchine piene di rifiuti, scambiate da incivili come pattumiere dov’è possibile buttare di tutto. Tant’è che oltre cinque quintali di rifiuti sono già stati tolti. Ma la lotta per l’ambiente continua, in nome del decoro e anche della sicurezza. Prosegue anche per quest’anno l’accordo tra il Comune di Fucecchio e Alia Servizi Ambientali relativo al servizio accessorio richiesto dall’amministrazione comunale per la pulizia delle banchine stradali. Il primo passaggio, iniziato lo scorso 16 febbraio e che terminerà nei prossimi giorni, ha permesso di raccogliere fino ad oggi oltre 5 quintali di rifiuti abbandonati lungo le strade comunali e provinciali del territorio.
Questa prima trance del servizio – spiega una nota dell’amministrazione – ha interessato nello specifico via del Ronzinello, via Padre Vincenzo Checchi, via dei Cerchi, via di Stieta, viale Colombo, via della Querciola, via Taviani, via Mattei, via Provinciale Fiorentina, via Pistoiese, via di Burello, via del Pino, via delle Viole, via Meucci, via Sanminiatese, Strada Provinciale 11, Strada Provinciale 15, Strada Provinciale 61, via del Prato, via Lama a Lucca, via Pesciatina, via Poggio Adorno, via delle Cerbaie, via Ramoni e via Montebono. Terminato questo primo passaggio, un secondo è già previsto per i prossimi mesi dopo il taglio dell’erba programmato dal Comune. Con la sistemazione della vegetazione sarà possibile anche rimuovere ulteriori rifiuti.
"Proseguiamo questo impegno per il decoro del nostro territorio – dice il sindaco Alessio Spinelli – consapevoli che questo servizio ha un costo per la collettività e che è dovuto al comportamento incivile e irresponsabile di tutte quelle persone che gettano rifiuti dalle auto lungo le banchine stradali".
"In un mese gli addetti di Alia hanno raccolto oltre 500 chilogrammi di rifiuti, in gran parte cartacce, bottiglie di vetro e di plastica, e altri contenitori – conclude il primo cittadino –. È un malcostume i cui costi ambientali ed economici ricadono su tutti i cittadini e che può essere combattuto soltanto attraverso l’educazione al rispetto del territorio e dei beni pubblici". Una battaglia sul campo che deve essere accompagnata anche da una battagli culturale: le strade non sono cestini di rifiuti.
C. B.