Il 6 maggio nel 1937 segna la fine del sogno tedesco nella supremazia dei cieli. Il più grande oggetto volante che mai aveva solcato i cieli, il dirigibile Hindemburg, nell’atterraggio a New York, si incendia portando a morte i 97 passeggeri.
Era un aereomobile bellissimo, lungo 240 metri e largo 47. Solcava con regolarità l’Atlantico facendo la spola fra Berlino e New York. Da allora nessun dirigibile sarà più costruito: lo shock era stato terribile. Si chiude così un’era iniziata con Umberto Nobile ingegnere aeronautico, primo nel 1926 ad arrivare al polo nord con un dirigibile, compiendo importanti studi scientifici soprattutto nel campo della climatologia. Nel ’28 una seconda spedizione che però fini male: investito da una terribile tempesta, l’aereomobile si schiantò sul pack del polo. Seguirono sette settimane di angoscia: famosa la tenda rossa di Nobile che dette rifugio ai colleghi sopravvissuti e alla cagnetta Titina.
Furono due gli elementi che permisero la salvezza degli aviatori: cappotti e pastrani di orbace e riserve di cioccolato fondente. L’orbace ormai non usa più: peccato perché a differenza di tante moderne giacche a vento è caldo e soprattutto traspirante, cosa molto utile per la salute della pelle.
Il cioccolato rimane invece il principe degli alimenti: ha un elevatissimo input energetico, pochi grammi grazie ai suoi polifenoli danno una carica energetica notevole. E’ ricco in magnesio e potassio utili in qualsiasi stress fisico e, soprattutto, come ci insegnava il professor Veronesi è un’ottima arma anticancro: i suoi grassi infatti sono molto simili a quelli dell’olio di oliva.
Ciro Vestita
Nutrizionista