"Città insicura. Ora basta slogan"

Molti cittadini empolesi si sentono insicuri per la presenza di criminalità, soprattutto legata allo spaccio di droga. Leonardo Masi di In Comune per Empoli sottolinea la necessità di affrontare il problema con indagini e soluzioni coordinate a livello istituzionale.

"Città insicura. Ora basta slogan"

Leonardo Masi per il gruppo In Comune per Empoli

"È un dato di fatto che molti cittadini e cittadine empolesi si sentano insicuri nelle strade di questa città, soprattutto nelle zone centrali. Un’insicurezza purtroppo fondata e non può essere vista come pura percezione". Così Leonardo Masi per In Comune per Empoli (Buongiorno Empoli, Siamo Empoli M5S). "Bisogna affrontare un problema complesso, attraverso la conoscenza delle cause e concordando con tutti i livelli istituzionali e non, le soluzioni. Ad esempio quante e quali sono le sostanze (legali e non) consumate sul nostro territorio? In che fasce di età? – continua –.Un lavoro di indagine questo nell’interesse di tutta la cittadinanza. Non avrebbe senso nemmeno accusare l’attuale amministrazione dell’attuale stato di cose e non lo facciamo, anche se dobbiamo marcare una certa tendenza alla semplificazione dei problemi e alla spettacolarizzazione delle “soluzioni” come nel caso dell’abbattimento del muro del Mariambini". Per Masi gli spazi di criminalità, soprattutto legati allo spaccio di stupefacenti stanno aumentando tra vecchie e nuove sostanze."I controlli ci devono essere e devono essere efficaci, ma non basta dire che devono aumentare quantitativamente – aggiunge –. Occorre un coordinamento che sposti la repressione della criminalità, micro e macro, su un piano qualitativo. Secondo noi dire che è solo un problema provenienza geografica è falso, ma negare che esista un problema legato a frange criminali di queste etnie sarebbe irresponsabile. Bisogna intercettare quelle comunità e cercare di separare la maggior parte degli appartenenti a esse che sono lavoratori onesti e spesso umili e che rischiano di pagare direttamente il peso di un clima repressivo che questa situazione può innescare".