Nell’estate 1944 sia a causa dei bombardamenti e cannoneggiamenti alleati, sia a causa dei rastrellamenti nazisti, molte famiglie con donne, vecchi e bambini provenienti dalle province di Pistoia e Firenze lasciarono le proprie abitazioni per andare a rifugiarsi nella zona del Padule, un luogo considerato sicuro poiché lontano dai centri abitati. I tedeschi arrivarono anche lì e continuarono il massacro avanzando nel Padule ed uccidendo civili indifesi. Molti corpi vennero trovati nel corso della giornata: in alcuni casi non ci furono testimoni superstiti, ma non c’è alcun dubbio che gli omicidi siano avvenuti per mano tedesca. In totale nella zona del Padule di Fucecchio vennero trovate 174 vittime civili non appartenenti a bande partigiane; tra queste, molte donne e ragazzi compresi tra un mese e 16 anni di vita. Vittoria Tognozzi, appunto, è una superstite del Padule. E non ha mai smesso di raccontare. Lei andrà dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Sono emozionato e felice per questa scelta", dice il senatore dem Dario Parrini che sta portando avanti con grande determinazione e coraggio la battaglia sui risarcimenti per le stragi per cui lo Stato ha stanziato un fondo da 61 milioni. "Da sindaco e poi da parlamentare ho avuto il privilegio di conoscere Vittoria – racconta Parrini –, di ascoltare più volte il suo racconto di quelle ore tremende, di apprezzare la passione ineguagliabile con cui si è adoperata per fare memoria, soprattutto in favore delle generazioni più giovani". "La lotta civile e politica che ormai da oltre due anni ho avviato affinché lo Stato italiano eroghi al più presto i risarcimenti dovuti ai familiari delle vittime italiane di crimini nazifascisti è legata anche – prosegue il senatore – al profondo effetto morale che su di me hanno esercitato gli incontri con questa donna generosa e straordinaria. Vittoria è una di quelle persone che sta aspettando che lo Stato compia il suo dovere. Il dovere di noi tutti è di premere incessantemente perché questa attesa, che è già durata troppo tempo, termini il prima possibile".
La ‘politica del massacro’ compiuta dall’esercito tedesco nell’estate del 1944 è una ferita che ha messo le radici nella memoria e nella vita di tante persone che non hanno avuto niente, se non dover fare i conti con una scia di dolore straziante, infinito, indimendicabile. La stessa Vittoria Tognozzi, qualche tempo fa, parlando proprio dei risarcimenti disse: "Ci hanno completamente dimenticati, ne è la riprova il mancato risarcimento in tutti questi anni". Soldi mai arrivati né per lei, né per altri. Soldi che sarebbero stati ancora più necessari ottant’anni fa, quando le famiglie brancolavano nelle ristrettezze e avevano perso padri, madri, fratelli, coniugi. E dovettero fare i conti solo con il lutto. Piegare la testa, ancora. E continuare a lavorare duramente per vivere.
Carlo Baroni