
Masetti,. presidente del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno, ha fatto il punto della situazione nell’Empolese
Anche per la giornata di oggi, lunedì 24 marzo, la Regione Toscana ha prorogato l’allerta meteo gialla anche riguardo all’Empolese Valdelsa. Si è in ‘buona’ compagnia con l’area Bisenzio-Ombrone Pistoiese. Bacini questi ultimi che hanno comunque effetto indiretto anche sulla piana empolese. Che cosa significa, tecnicamente? "Eventi con effetti localizzati, anche intensi, potenzialmente pericolosi a scala locale, di difficile previsione spaziale e temporale, con effetti dipendenti dalle condizioni di vulnerabilità locali", dice la Regione. E in un territorio già piegato dai fenomeni alluvionali di nove giorni fa "occorre mantenere il massimo dell’attenzione, anche perché i terreni sono saturi e gli argini sono stati sottoposti dal 14 marzo a forti pressioni", ha spiegato ieri il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, Paolo Masetti. Bonifica che sta ancora oggi lavorando in Val d’Orme e alla periferia di Empoli per riparare i guasti dell’alluvione del 14 marzo. Intanto, quella tra sabato e domenica è stata un’altra notte di apprensione per le forti piogge poi per fortuna l’allarme è rientrato. La sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze ha contato accumuli variabili: le zone con maggiori precipitazioni hanno registrato cumulati massimi fino a 20-25 millimetri, nelle altre aree accumuli inferiori, generalmente tra 5-15 millimetri. Ad ieri pomeriggio secondo Metrocittà e Bonifica tutti i livelli idrometrici erano al di sotto della prima soglia di riferimento, senza criticità segnalate. Ma per tutto il pomeriggio e la serata i tecnici del Consorzio 3 Medio Valdarno sono stati sul territorio per sorvegliare varie situazioni. Intanto, come accennato e confermato ieri dalla Bonifica, sono in corso lavori sul torrente Orme al Pozzale e il Rio dei Cappuccini a Corniola a Empoli. Fanno parte di un lotto di 15 interventi su scala Medio Valdarno per un importo totale stimato di circa 12,2 milioni di euro.
Dalla Bonifica ieri è stato fatto rilevare che il reticolo da ‘guardare’ è immenso, migliaia di chilometri (5.600 chilometri di corsi d’acqua e 730 chilometri di argini), e che si sta facendo il massimo. La rottura di un tratto della sponda destra del rio dei Cappuccini e quella di un tratto dell’Orme in zona Rems hanno portato a lavori rapidi. Anche il presidente dell’Unione dei Comuni, Alessio Mugnaini, ha parlato di "situazione tranquilla" ma allo stesso tempo di antenne ben dritte. Anche perché c’è una pericolosa formazione ciclonica a ridosso dell’Appennino. Dal Consorzio, vi è stata l’ulteriore conferma che, il 14 marzo, le nuove casse di laminazione in bassa Pesa hanno contribuito a risolvere una situazione oggettivamente complicata: "Sono strategiche". C’è il progetto approvato di ulteriori due.
Andrea Ciappi