
Un cantiere per la costruzione di un nuovo edificio (foto d’archivio)
Empoli, 23 maggio 2023 – Chi più chi meno, tutti hanno percentuali più alte. E in qualche caso, tipo Empoli, gli aumenti sono significativi soprattutto se si fa un confronto recente. Con i danni delle alluvioni che hanno colpito nei giorni scorsi alcune zone dell’Emilia Romagna e dell’Alto Mugello, torna d’attualità il tema del consumo di suolo. Gli ultimi dati forniti dall’Ispra non lasciano spazio alle interpretazioni: anche se con valori inferiori rispetto ad altre zone della provincia (come ad esempio l’area urbana di Firenze e l’hinterland) il consumo di suolo nell’Empolese Valdelsa è aumentato. I numeri prendono in esame il periodo che va dal 2006 al 2021 e sono stati pubblicati nel rapporto "Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici", prodotto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa) che assicura le attività di monitoraggio del territorio e del consumo di suolo. Il documento fornisce il quadro aggiornato dei processi di trasformazione della copertura del suolo e permette di valutare il degrado del territorio e l’impatto del consumo di suolo su paesaggio e servizi ecosistemici.
A Empoli si è passati da una percentuale di suolo consumata del 17,8 per cento del 2006 al 18,1 del 2021, con un incremento di quasi 25 ettari, da 1.110 a 1.135. Sembrano pochi, ma non lo sono. È il territorio che è cresciuto di più all’interno del circondario, ma è anche il più urbanizzato e quindi il dato non sorprende. Al secondo posto in termini percentuali troviamo Montelupo Fiorentino, che negli anni dal 2006 ad oggi ha accolto molte persone ‘in fuga’ dal capoluogo. Il consumo di suolo è passato dal 16,1 per cento al 16,7, per un totale di circa 411 ettari. Se guardiamo le singole superfici, è chiaro che i comuni più grandi e urbanizzati sono anche quelli che consumano più suolo. Fucecchio, ad esempio, è passato da 744 a 753 ettari, mentre Castelfiorentino ha visto un incremento da 577 a 592 ettari. Non se la passano meglio, in proporzione, nemmeno i piccoli territori: Gambassi Terme, ad esempio, è passato da un 3,6 per cento di suolo consumato al 3,7, con un aumento di 5 ettari di suolo consumato. Idem Montaione, dove gli ettari in più sono nove. I comuni che negli anni hanno fatto meglio risultano Capraia e Limite (più due ettari) e soprattutto Montespertoli, dove la percentuale di consumo di suolo è rimasta la stessa (4,8 per cento). A Vinci, invece, si è passati dal 9,4 al 9,5 per cento, con un incremento complessivo di 4 ettari.