YLENIA CECCHETTI
Cronaca

"Contro il flagello delle alluvioni servono le casse di espansione"

L’associazione "La valle di Leonardo" nata da un gruppo di famiglie vittime dei disastri a Stabbia e Vinci chiede una mobilitazione "a livello locale nei confronti del Governo. La nostra fra le zone più a rischio di Italia".

L’associazione «La valle di Leonardo» ha in Piero Baronti (a sinistra) , Valentina Prisco e Luigi Turini i suoi membri rappresentativi

L’associazione «La valle di Leonardo» ha in Piero Baronti (a sinistra) , Valentina Prisco e Luigi Turini i suoi membri rappresentativi

L’idea è nata subito dopo gli eventi alluvionali del novembre 2023; a dicembre la prima riunione e a luglio 2024 la costituzione. Avrà un gran da fare l’associazione "La Valle di Leonardo", formata da un gruppo di volontari di Stabbia impegnati sul fronte del rischio idrogeologico. Il nuovo ente ha partecipato anche al tavolo organizzato nei giorni scorsi dal Comune di Cerreto Guidi per un confronto sul tema con il Genio Civile del Basso Valdarno, il Consorzio di Bonifica e l’assessore regionale all’Ambiente Monica Monni. "Siamo un centinaio di persone in rappresentanza di altrettante famiglie di Stabbia e dei territori limitrofi - spiega la presidente Valentina Prisco - Io sono tra i cittadini duramente colpiti dall’alluvione del 2023. A distanza di due anni, i danni in casa non sono ancora stati ripristinati. E l’emergenza non passa. Abbiamo deciso di fare questo passo per tenere alta l’attenzione, sensibilizzare, informare ed informarci. Per capire come muoverci verso gli enti competenti ed essere ascoltati dalle istituzioni. Appoggiamo la proposta della Regione per un nuovo Ponte di Masino. Ci sono i finanziamenti per questo progetto, con l’obbiettivo di allontanare il rischio di nuove alluvioni, insieme alla risagomatura di una parte del Vincio. E’ una buona notizia, ma non basta". "Dato per conquistato l’obiettivo del ponte - aggiunge il segretario dell’associazione Fabio Boldrini - bisogna far pressione affinché vengano concessi i finanziamenti per la costruzione delle casse di espansione per Vincio e Vinciarello, essenziali per la sicurezza del territorio".

Casse d’espansione, dunque: ecco la priorità. "Il rischio - spiega Piero Baronti, del direttivo ed ex presidente Legambiente Toscana - è che anche con la nuova legge di bilancio che uscirà in autunno non ci siano soldi per queste opere. Diventa necessario mobilitarsi a livello locale nei confronti del Governo. La nostra è una delle zone più a rischio di Italia e la direttiva del Governo (secondo la quale i fondi vengono destinati solo a opere da completarsi entro la durata dell’emergenza, ossia meno di due anni, ndr) non può penalizzarci. Pensiamo ad una petizione, perché si intervenga al più presto. Non possiamo aspettare". C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare ed è Luigi Turini dell’associazione a sottolinearlo. "Stabbia vive una situazione drammatica anche per le prospettive di sviluppo economico - dichiara il fondatore del Centro di Ricerca Padule di Fucecchio - Dal downbrust alle alluvioni che hanno colpito un territorio così fragile, abitazioni, industrie ed attività economiche vanno a perdere di valore. Abbiamo bisogno di opere di salvaguardia che considerino anche un rilancio da questo punto di vista".

Ylenia Cecchetti