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Coppia uccisa e fatta a pezzi, Castelfiorentino incredula: "Erano brave persone"

Il mistero di Firenze e il ritrovamento delle valigie con all'interno i resti di Shpetim Pasho e della moglie Teuta. Avevano vissuto nell'Empolese. Le parole del sindaco

Il ritrovamento della quarta valigia (Fotocronache Germogli)

Il ritrovamento della quarta valigia (Fotocronache Germogli)

Castelfiorentino (Firenze), 16 dicembre 2020 - «Shpetim Pasho, ex nostro concittadino, con la moglie aveva vissuto a lungo a Castelfiorentino (Firenze) prima di rientrare in Albania, da cui erano venuti via diversi anni fa per poi tornare periodicamente a visitare i figli».

Così il sindaco della città, Alessio Falorni, ripercorre su Fb la storia dell'uomo, scomparso con la moglie Teuta, identificato questa mattina dai Ris di Roma come una delle vittime i cui resti sono stati rinvenuti in quattro valigie disperse vicino a Sollicciano ( Firenze).

«L'ultima volta - prosegue Falorni - hanno preso in affitto nel 2015 un appartamento vicino al carcere di Sollicciano, per far visita al figlio Taulant, allora detenuto presso quella struttura, per una brutta vicenda di droga. Da allora, erano scomparsi. Dorina, la loro figlia, si era data molto da fare per ritrovarli, interessando anche la trasmissione 'Chi l'ha visto?'. Adesso, questa svolta pone una fine tragica a questa ricerca».

A Castelfiorentino vive dal 2002 la figlia dei coniugi scomparsi, Dorina Pasho. «Spero che gli inquirenti possano fare ulteriormente luce su questa vicenda macabra - conclude Falorni - intanto vorrei porgere le mie condoglianze a Dorina, e a suo figlio, un bravo ragazzo impegnato con la nostra Protezione Civile, per questa perdita».