Corsia chiusa sulla 429. La protesta: "Solo danni"

Sit-in della Lega al ponte di Pesciola: nel mirino le carenze infrastrutturali. Domani il summit tra la sindaca e il magistrato che ha disposto il sequestro.

Corsia chiusa sulla 429. La protesta: "Solo danni"

Il sit-in organizzato ieri da alcuni esponenti della Lega Empolese Valdelsa

VALDELSA

L’incontro fra il sindaco Francesca Giannì e il magistrato che ha disposto il sequestro della corsia della 429 in località Petrazzi, fissato per due giorni fa, è stato rimandato in extremis a domani. Ma se non altro, dopo il duro sfogo di Giannì di lunedì scorso, ci sarebbe stato un riavvicinamento fra l’amministrazione comunale e la Città Metropolitana, che ha a quanto pare messo a disposizione l’avvocatura per un eventuale ricorso.

Sono gli ultimi sviluppi di una questione che promette di continuare a catalizzare l’attenzione, alla luce della proroga fino al 15 ottobre dell’ordinanza che introduceva il senso unico alternato per oltre mezzo chilometro sulla 429 per consentire il prosieguo delle nuove indagini relative al decesso di Lorenzo De Luca. "Riconosco alla Città Metropolitana di averci finalmente comunicato per le vie brevi l’ipotesi progettuale di dissequestro proposta alla procura, che eliminerebbe il senso unico alternato semaforico – ha detto Giannì - e di aver messo a disposizione la propria avvocatura a tutela del nostro territorio. Le richieste della Valdelsa sono state rinnovate in tutte le sedi, sottolineando le valutazioni che stiamo facendo anche a livello legale. Questo anche per rispetto della ragione, giustissima e da riaffermare, del sequestro. Perché rischiamo tutti di dimenticarla, ingolfati in questo paradosso amministrativo".

Ieri intanto, alcuni esponenti della Lega Empolese Valdelsa hanno organizzato un sit-in nei pressi del ponte di Pesciola: "Ai cittadini solo danni, la 429 manca da 50 anni", lo striscione esposto. "La ’guerra’ fra sindaco e Città Metropolitana è un diversivo per distogliere l’attenzione dal problema vero: non aver ancora concluso gli ultimi 5 km di una ’nuova’ strada che ha posto la prima pietra negli anni ‘50. Il sequestro, piuttosto repentino e senza preavviso, di uno snodo essenziale dell’unico percorso che congiunge Castelfiorentino a Certaldo, è un "imprevisto" che in settant’anni ci poteva stare se non si adeguano le infrastrutture alle necessità storiche – hanno attaccato Susi Giglioli, Angelo Fiore, Damiano Baldini, Eliseo Palazzo, Andrea Picchielli e Vittorio Donati - informiamo il primo cittadino che proprio a Castello si trova uno dei tre centri operativi della Metrocittà. Qualora la collaborazione con l’ente continuasse a risultare difficoltosa, rinnoviamo al sindaco l’invito a fare ricorso senza consultarsi con le imprese già penalizzare o con i residenti ancora più esausti di questa situazione di cui non si intravede la soluzione".

G.F.