REDAZIONE EMPOLI

I sindaci dell'Empolese Valdelsa scrivono a Giani: "Qui dati Covid come la Lombardia"

"I dati mettono in allarme e fanno presagire il pericolo di una diffusione del contagio fuori controllo"

Il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni (Fotocronache Germogli)

Empoli, 7 novembre 2020 - Forte preoccupazione per l'incremento esponenziale dei contagi e per la situazione sempre più difficile degli ospedali, "i territori dell'Empolese Valdelsa non hanno numeri molto dissimili da quelli delle aree più colpite della Lombardia o del Piemonte". Così i sindaci dei Comuni dell'Empolese Valdelsa in una lettera indirizzata al presidente della Regione Eugenio Giani. La crescente preoccupazione derivante dall'andamento epidemiologico del Covid nella parte centro-settentrionale della Toscana, spiega una nota, che comprende quelle aree produttive come l'Empolese Valdelsa dove la diffusione del virus corre più veloce, ha convinto i sindaci a chiedere una nuova verifica dei dati ed eventualmente anche l'adozione di misure più drastiche.

"Il nuovo Dpcm - dichiara il presidente dell'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, Alessio Falorni - ha introdotto un regime differenziato di rischio contagio che inserisce la Toscana in zona gialla, quindi in un quadro moderatamente accettabile di diffusione del contagio, ciò però non trova corrispondenza nei dati di un'ampia area della nostra regione".

"Inoltre - si legge ancora nella missiva - se è vero che i 21 indicatori utilizzati per l'attribuzione del 'colore di rischio' alle regioni, o a parte di territori di esse, hanno carattere medico-sanitario, sono proprio le notizie e i dati che giungono dai presidi ospedalieri della zona che mettono più in allarme e fanno presagire il pericolo di una diffusione del contagio fuori controllo".