Empolese Valdelsa, 20 dicembre 2020 - Il Covid le ha spezzato la vita a soli 46 anni. Claudia Gigli, di Montelupo Fiorentino, è la vittima del virus più giovane dell’Empolese Valdesa fino ad ora. Persona molto conosciuta nella città della ceramica, la donna era analista (laureata in Economia e commercio con specializzazione in marketing) alla Coop.
Era figlia di Carlo Gigli titolare del negozio di alimentari di Sammontana, un punto di riferimento storico per la frazione, che già aveva perduto prematuramente la moglie. Claudia Gigli, madre di una bambina, è deceduta ieri all’ospedale di Careggi dove era ricoverata dopo aver contratto il Covid. Le esequie si svolgeranno domani alle 14 nella chiesa Santa Maria a Sammontana, poi la salma verrà cremata e le ceneri tumulate nel cimitero della frazione.
Anche il sindaco Paolo Masetti, non appena ha saputo la tragica notizia, l’ha voluta condividere con la propria comunità e far sentire la vicinanza alla famiglia, cui ha fatto le condoglianze via Facebook. Questa seconda ondata si sta rivelando più aggressiva della prima, con un numero di contagi maggiore e vittime che hanno un’età media inferiore rispetto a quelle della primavera scorsa. Un mese fa c’è stato il decesso di un’altra giovane persona, Gianluca Cannalire, 49 anni, colonna portante di ToscanaBricks e tra gli organizzatori del Ludicomix di Empoli.
Il picco della seconda ondata – dicono gli esperti – è stato superato, accertato anche dal numero dei nuovi casi. Anche ieri quelli registrati nel territorio dell’Unione dall’Asl Toscana centro sono rimasti contenuti: trenta nuove positività (223 quelle in tutta l’area dell’azienda sanitaria) che hanno coinvolto otto comuni su undici: due casi a Capraia e Limite, tre a Castelfiorentino, due a Cerreto Guidi, tredici a Empoli, tre a Fucecchio, uno a Montelupo, uno a Montespertoli e cinque a Vinci. Diminuiscono ancora i posti letto occupati nel reparto Covid di degenza ordinaria del San Giuseppe di Empoli: ieri erano 53 (quattro in meno rispetto al giorno precedente), mentre restano invariati quelli di terapia intensiva dove ci sono ancora 21 pazienti ricoverati.
Irene Puccioni