YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Covid, gli scatti di Capretti. Ecco cosa fu la pandemia

Le immagini raccolte dal fotografo tra le corsie dell’ospedale San Giuseppe. Guarducci, all’epoca direttrice, ha ricordato quel periodo "senza precedenti".

Il taglio del nastro con l’artista, i sindaci e il personale sanitario del San Giuseppe

Il taglio del nastro con l’artista, i sindaci e il personale sanitario del San Giuseppe

Per non dimenticare. Ieri Palazzo Leggenda ha aperto le porte a una mostra che tocca le corde più profonde della memoria collettiva: “Immagini che raccontano una storia. Come uno scatto ha fermato un istante di vita vissuta”. L’esposizione raccoglie le fotografie di Nilo Capretti, realizzate nell’ospedale San Giuseppe di Empoli nel maggio 2020, durante i giorni più duri della pandemia da Covid-19. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Empoli e dall’Azienda Usl Toscana Centro, ha visto anche la partecipazione della Fondazione Santa Maria Nuova Ets, con il sostegno di Antonini srl, Mac Autoadesivi srl e Magis spa. L’evento di apertura ha registrato una folta partecipazione di autorità e personalità del territorio. Presenti il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi insieme alla giunta comunale, il senatore Dario Parrini, il consigliere regionale Enrico Sostegni e l’ex sindaca Brenda Barnini, che aveva guidato la città nei mesi critici della pandemia. In sala anche i sindaci del territorio. Di grande rilievo la presenza del personale sanitario, vero protagonista di questa testimonianza visiva. Tra i presenti, Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova, la direttrice dell’ospedale Francesca Bellini e la sua predecessora Silvia Guarducci, oltre ai primari delle unità più coinvolte durante l’emergenza: Simone Vanni (Pronto Soccorso), Roberto Tarquini e Luca Masotti (Medicina Interna), Rosario Spina (Anestesia e Rianimazione), Iolanda Montenora (Microbiologia) e Loriana Meini (Assistenza Infermieristica). Le immagini di Nilo Capretti raccontano senza filtri la realtà vissuta nei reparti dell’ospedale durante la pandemia. Scatti che immortalano non solo il dolore e la paura, ma anche il coraggio, la resistenza e la professionalità di medici, infermieri e operatori sanitari che hanno lottato in prima linea. "Queste foto rappresentano un pezzo della nostra vita, professionale e personale – ha dichiarato la dottoressa Silvia Guarducci, all’epoca direttrice dell’ospedale –. Sono immagini di un periodo senza precedenti che ci ha visti uniti in una battaglia comune. Il mio ringraziamento va a tutto il personale che ha dimostrato impegno e professionalità, così come alle istituzioni e ai cittadini che ci hanno supportato". Anche la dottoressa Francesca Bellini ha voluto sottolineare l’importanza del ricordo: "Non ero al San Giuseppe durante la pandemia, ma il ricordo di quei mesi resta indelebile. Questa mostra ci invita a non dimenticare e a mantenere vivo il valore della gratitudine verso chi ha dedicato la propria vita alla salute pubblica". Durante il taglio del nastro, il sindaco Mantellassi ha espresso un pensiero toccante: "Sono passati pochi anni, ma sembra che ci siamo già dimenticati di quei giorni. Questa mostra ci riporta alle sensazioni di allora, al vuoto lasciato da chi non c’è più, ma anche alla dedizione di chi ha combattuto per la comunità. La sanità pubblica è un patrimonio inestimabile e va sempre tutelata". "Mi piacerebbe che queste immagini fossero un documento e un omaggio aglil eroi", il commento dell’autore. La mostra rimarrà aperta fino al 15 marzo con i seguenti orari: dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 19, sabato e domenica dalle 17 alle 19.30. Al termine dell’esposizione, le fotografie verranno collocate nei corridoi dell’ospedale San Giuseppe di Empoli, come testimonianza permanente di un periodo che ha segnato la storia recente della città e del Paese.