Crescono i defibrillatori. Dalla stazione a Pontorme: "Così si salvano le vite"

Inaugurati al Dopolavoro ferroviario e nella frazione due strumenti fondamentali. L’attenzione verso i più fragili: "Chi vive per strada è più a rischio malori".

Crescono i defibrillatori. Dalla stazione a Pontorme: "Così si salvano le vite"

Crescono i defibrillatori. Dalla stazione a Pontorme: "Così si salvano le vite"

EMPOLI

Aumenta la cardioprotezione in città. Adesso, infatti, anche la zona della stazione è coperta con la presenza di un defibrillatore. L’apparecchio, che è stato inaugurato alla presenza del sindaco Alessio Mantellassi e del comandante dei Carabinieri Daniele Riva, è stato installato nei locali del Dopolavoro Ferroviario, promotore dell’iniziativa insieme ai gestori del punto ristoro interno, all’associazione Toscana Ferrovie in scala e alla Misericordia di Empoli. "Rendere sempre più cardioprotetta la città è una sfida importante ed è importante anche che a perseguirla non sia solo l’amministrazione comunale, ma siano tutti i soggetti, ognuno nel suo pezzetto – ha commentato subito dopo il taglio del nastro il primo cittadino – Questo luogo, essendo accanto alla stazione, è frequentatissimo e ora è anche un luogo più sicuro". Installazione a cui il Dopolavoro Ferroviario stava pensando già da diverso tempo, fino alla svolta utile a trasformare un’idea in un’azione concreta come racconta il presidente del Dlf Empoli, Fabrizio Pucci. "Era tanto che ne parlavamo con Andrea e alla fine lui ci ha trovato il canale giusto per poterlo installare – precisa –. Abbiamo deciso di piazzarlo all’interno perché all’esterno avevamo paura che potesse essere vandalizzato visto che purtroppo questa zona è un luogo un po’ problematico. Disporre ora di un defibrillatore è però un altro passo avanti per valorizzare tutta l’area. Noi ci crediamo fortemente, vediamo se riusciamo a coinvolgere più persone possibili".

Il defibrillatore automatico esterno (Dae) è utilizzabile da chiunque. "Sono strumenti talmente sicuri che dal 2021 è previsto l’utilizzo anche da parte di persone non formate – ricorda Andrea Viviani, vice presidente dell’associazione Toscana Ferrovie in scala –. Chiunque può entrare ed utilizzarlo in caso di necessità, ma in ogni modo c’è anche tutto il personale Polfer già formato e grazie alla Misericordia abbiamo provveduto a formare anche tutto il consiglio del Dlf e Antonella della trattoria".

"Un passo avanti prima di tutto per la sicurezza – ammette Antonella Macrì, gestore del punto ristoro del Dlf –, perché in una stazione che è la terza più frequentata della Toscana non poteva non esserci un defibrillatore, vista anche la tanta gente che vive per strada ed è magari fra i soggetti più a rischio malori. Nel nostro piccolo questa istallazione ci è sembrata una cosa utile per tutta la società". Non solo il cuore della città, però, è oggi più cardioprotetto ma anche le frazioni. È il caso di Pontorme, dove lo stesso sindaco Mantellassi insieme al vice sindaco Nedo Mennuti ha partecipato all’inaugurazione in piazza Marchetti di un altro defibrillatore donato stavolta dal Lions Club.

Simone Cioni