Crisi di concia e calzature: "Serve una misura ponte per poter arrivare al 2025"

Il momento difficilissimo della filiera al centro della seconda commissione in Regione. Su iniziativa di Fratelli d’Italia ascoltati i rappresentanti del comparto e i sindacati .

Come arrivare oltre la crisi. Un primo passaggio importante in Regione sulle difficoltà che attraversa il settore conciario c’è stato ieri. "In seconda commissione consiliare su nostra iniziativa, sono stati ascoltati i rappresentanti del settore conciario che stanno attraversando un significativo momento di crisi", dicono il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci e il vicecapogruppo FdI in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi. "Dall’audizione sono emersi due dati positivi. Il primo è che sono intervenuti i rappresentanti di ogni ambito coinvolto nel comparto – spiegano –: dalla parte datoriale alle associazioni di conciatori, dalle principali sigle delle associazioni di categoria fino al settore del conto terzi e i rappresentanti sindacali".

"ll secondo dato positivo è che tutti hanno chiesto un intervento ponte per il settore fino al 2025 – aggiungono Petrucci e Fantozzi – quando si presume che la crisi inizierà a farsi sentire meno. Su questo abbiamo chiesto, come Fratelli d’Italia, che la commissione produca una risoluzione condivisa che impegni la giunta e il governo a trovare gli strumenti utili per far stare in piedi il settore: ammortizzatori sociali come la cassa integrazione, rinegoziazione dei finanziamenti, facilitazioni per l’accesso al credito e soprattutto favorire percorsi di aggregazioni tra le aziende".

Nei primi quattro mesi dell’anno la richiesta di cassa integrazione sta interessando 2700 addetti della filiera della moda in zona. Ci sono stati già 75 licenziamenti, alcune aziende sono a rischio e le più piccole stanno finendo gli ammortizzatori sociali. Anche il primo maggio a San Miniato si è messa al centro la crisi del conciario. Il segretario provinciale del Pd pisano, Oreste Sabatino intervenuto alle celebrazioni insieme ai sindaci e all’assessore regionale Nardini ha sottolineato le difficoltà del settore.

"Ho chiesto al presidente della Regione Eugenio Giani, raccogliendo l’invito dei sindaci e dei candidati a sindaco del Comprensorio del Cuoio e delle categorie economiche e sociali - ha spiegato il segretario dem -, di convocare il tavolo di distretto e il tavolo di crisi per la moda, per affrontare la crisi del settore, coinvolgendo il governo che deve battere un colpo".

Carlo Baroni