CARLO BARONI
Cronaca

Crisi della moda e attesa di sostegni. Parrini al governo: “Subito risorse”

Botta e risposta in aula fra il senatore Dem e il sottosegretario Bitonci: “Fin qui solo pannicelli caldi”

Il senatore Dario Parrini ha replicato in aula al sottosegretario sulle misure da attuare per sostenere il settore della moda

Il senatore Dario Parrini ha replicato in aula al sottosegretario sulle misure da attuare per sostenere il settore della moda

Empoli, 12 aprile 2025 – “Servono misure incisive e consistenti, ci vogliono tante risorse e subito”, ha detto il senatore Dario Parrini, replicando in aula al sottosegretario di Stato per le imprese e il Made in Italy Massimo Bitonci, dopo la sua risposta all’interrogazione del parlamentare Dem sulla crisi del settore della moda e del lusso. Una crisi che ha attraversato tutto il 2024 e rimasta intatta nel nuovo anno. In tutta la sua drammaticità. E con gli ammortizzatori sociali agli sgoccioli.

Per molti anche già finiti: da mesi, infatti, i sindacati lanciano l’allarme dicendo che il comparto è a rischio, come dimostra l’affanno del conciario, della pelletteria, del calzaturiero e dell’abbigliamento. “Servono interventi che facciano la differenza e non interventi simbolici e di facciata – ha aggiunto Parrini – che sono soltanto dei tentativi di far capire che ci si sta muovendo e mobilitando, ma che poi non cambiano le condizioni effettive di azione delle imprese e che soprattutto non sono in grado - lo dico al governo con molta pacatezza, ma anche con grande fermezza - di lenire le preoccupazioni delle imprese che operano nel made in Italy”.

Senatore, eppure, da mesi si parla di impegno dell’esecutivo per il settore moda

“Se ne parla, appunto. E’ stato fatto poco e tardi. E si continuano ad annunciare quelli che definisco pannicelli caldi, come i mini contratti di sviluppo. Invece c’è bisogno di operazioni concrete mirate specificatamente alla moda: l’emergenza è adesso, non si può rinviare”.

Quali le priorità?

“Dal 31 gennaio le imprese del settore della moda con meno di 15 dipendenti non hanno nessun tipo di ammortizzatore sociale che le sostenga in un momento che è difficile in senso epocale. Le richieste di rinnovo della cassa integrazione sono state moltissime, sono venute dalle parti sociali e direttamente dalle istituzioni. Il governo si è dimostrato sordo a questa esigenza. Finora, nessuna di queste misure è stata attuata. Questa è la prima urgenza a cui l’esecutivo deve rispondere”.

Poi?

“Il problema enorme della liquidità che manca alle imprese. Servono moratorie dei prestiti, serve che le imprese abbiano respiro e possano allungare i tempi di rimborso; solo questo in un momento di crisi molto grave può dare loro sollievo, mettendole nelle condizioni di superare la tempesta che è in corso e ricercare nuovi sbocchi, senza perdere competenze e sacrificare i loro lavoratori”.

Lei ha parlato di una reazione estremamente debole del governo. Secondo lei perché?

“Manca un politica industriale vera, ce lo dicono anche i dati Istat con il segno meno. L’economia italiana, ha bisogno di una reazione, non dell’attesa della manna dal cielo”.

Cosa farete?

“Continueremo a fare pressione. La faremo a tutti i livelli. Siamo davanti ad un governo che non ha una consapevolezza adeguata della gravità della crisi”.

Carlo Baroni