Cyberbullismo e le sue conseguenze. Chiedere aiuto senza vergogna

Riflessione sui danni che provoca ai giovani e agli adulti tramite i dispositivi e piattaforme online. CLASSE 2^ D SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI MONTESPERTOLI.

Cyberbullismo e le sue conseguenze. Chiedere aiuto senza vergogna

Cyberbullismo e le sue conseguenze. Chiedere aiuto senza vergogna

Il cyberbullismo è una forma di aggressione e molestia che riguarda soprattutto ragazzi e bambini e che si attua attraverso chat o videogiochi. É caratterizzato dalla presenza di un bullo, o un gruppo di bulli che agiscono su una vittima. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nei dati della vittima, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitando con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet.

Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Cyberbullismo deriva da cyber, una parola utilizzata in ambito informatico, e da bullismo, cioè l’insulto di una persona senza un valido motivo. La vittima passa dalla vergogna e l’imbarazzo all’isolamento sociale, il quale causa poi depressione, attacchi di panico e a volte anche il suicidio.

Ma come nasce il comportamento del bullo? Generalmente accade che i comportamenti vissuti in famiglia vengano riproposti nella relazione con i coetanei. Esistono sette tipologie di cyberbullismo, che sono: il flamming (conflitti verbali), harassment (molestie), denigration (fake news), cyberstalking (terrorizzare le vittime), impersonation (furto di identità), tricy o outing (diffusione di informazioni carpite ossia prendere con violenza le informazioni) ed exclusion (escludere da un gruppo). Il cyberbullismo è un reato che può arrivare a due conseguenze: una civile e una penale.

Come si fa a evitare il cyberbullismo? Un aiuto in più sarebbe parlare di questo argomento con degli adulti specialmente con genitori o professori. Il 18 giugno 2017 è entrata in vigore la legge che si occupa del fenomeno del cyberbullismo (legge 71). Questa legge prevede la tutela dei minori e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo. Negli anni passati, ossia nel periodo di pandemia (covid 19), il fenomeno del cyberbullismo è aumentato. Questo a causa della nostra presenza domestica. Infatti, in quel periodo, date le circostanze non era possibile uscire da qualche parte che non fosse casa propria.

Ma se qualcuno mi bullizza online come devo comportarmi? Come prima cosa, se ci bullizzano su una chat (Instagram o altre) dobbiamo salvarla, perché può tornare utile ai carabinieri. Poi dobbiamo parlarne con i nostri genitori e fare la denuncia: i carabinieri hanno strumenti che servono per rintracciare la persona che ci ha bullizzato, un esempio può essere tramite l’Indirizzo Ip, ovvero un numero che è correlato a delle nostre informazioni per capire per esempio il nostro

numero di telefono. Chiedere aiuto tempestivamente, insomma, e non avere vergogna nel raccontare quello di cui si è vittime.