Dal Messico per parlare di diritti umani

Delegazione messicana denuncia violenza e spoliazione in Messico a Empoli. Appello per sensibilizzare e creare collaborazioni internazionali contro le minacce alle comunità indigene.

Dal Messico per parlare di diritti umani

Delegazione messicana denuncia violenza e spoliazione in Messico a Empoli. Appello per sensibilizzare e creare collaborazioni internazionali contro le minacce alle comunità indigene.

Riflessioni sul mondo. Sabato in Comune a Empoli, si è tenuto un incontro tra la delegazione messicana del Centro per i diritti umani Frayba e rappresentanti del Congresso nazionale indigeno, accolti dall’assessore alla cultura Matteo Bensi e dal consigliere Leonardo Masi (foto). L’evento è stato organizzato dal Centro sociale Intifada e si inserisce all’interno di un viaggio europeo della delegazione, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica "sulle drammatiche condizioni di violenza e spoliazione che affliggono il Messico". I delegati hanno descritto un quadro devastante: negli ultimi 18 anni, la violenza criminale ha causato oltre 400mila morti e 150mila persone scomparse, alimentata dall’espansione di mega progetti infrastrutturali ed estrattivi. "Questi progetti, favoriti dalle dinamiche del capitalismo estrattivo, minacciano le risorse e i territori delle comunità indigene, che, in risposta, si organizzano per difendere la propria cultura e i propri diritti – commentano dal centro Intifada –. Tuttavia, la criminalizzazione delle proteste e le dure repressioni statali rendono questa lotta sempre più pericolosa. Il Congresso nazionale indigeno è una delle organizzazioni in prima linea contro queste minacce. Con 137 militanti assassinati, 29 scomparsi e 81 prigionieri politici, è un esempio della dura repressione subita da chi si oppone a questo sistema. Il rappresentante del Frayba ha inoltre sottolineato come la violenza sia ormai arrivata anche in Chiapas, colpendo l’autonomia zapatista e mettendo a rischio decine di comunità. La delegazione ha evidenziato l’importanza di diffondere queste informazioni a livello internazionale. L’appello finale è stato quello di creare collaborazioni tra associazioni e istituzioni italiane per aprire canali di scambio e sostegno reciproco.