Carlo Baroni
Cronaca

Lacrime senza fine per Daniele. L’addio all’alpinista di Casenuove: “Il dolore di non saperti sui sentieri”

Grandissima la partecipazione alle esequie del 34enne morto in un incidente in cordata in Valle Gesso. Il ricordo degli amici: “Ci sentivamo sempre per parlare di quale altra vetta si sarebbe fatta insieme”

T15BO-C

Il feretro di Daniele mentre viene accompagnato fuori dalla cappella dell’ospedale San Giuseppe dopo il funerale

Empoli, 24 agosto 2024 – La chiesa dell’ospedale San Giuseppe non è riuscita a contenere le tantissime persone che hanno voluto esserci per l’ultimo saluto a Daniele Pacini, il 34enne morto a causa di un incidente in cordata avvenuto in Valle Gesso, in provincia di Cuneo, durante una scalata dello spigolo Vernet alla cima della Nasta. Il giovane era con la fidanzata e compagna di cordata Giusi: è stata lei a dare l’allarme e chiamare i soccorsi. Ma per Daniele, che non era un semplice appassionato di montagna, ma un vero e proprio alpinista, non c’è stato nulla da fare. La coppia – da quanto ricostruito – era arrivata per alcuni giorni di vacanza e scalate da Empoli.

Una tragedia che ha fatto piangere tutta la città. Il 34enne era originario della frazione di Casenuove, dipendente di un’azienda di tappezzeria a Quarrata dopo aver lavorato nelle fiere commerciando prodotti tipici toscani. Di lacrime, ieri mattina, era piena la chiesa dell’ospedale San Giuseppe. “La vita è come un viaggio dalla nascita alla morte – ha detto il sacerdote all’omelia, cercando le parole di conforto più appropriate davanti a tanto strazio di familiari, parenti e amici –. La nostra terra promessa è il paradiso. Fra la nascita e la morte. Dobbiamo ricordarcelo, siamo pellegrini sulla terra di Dio. Come l’erba sono i giorni dell’uomo”.

Approfondisci:

Quelle scalate in compagnia del suo cane. Daniele Pacini morto in montagna, il dolore degli amici

Quelle scalate in compagnia del suo cane. Daniele Pacini morto in montagna, il dolore degli amici

“Un giorno le lacrime si trasformeranno in gioia. Oggi siamo tutti tristi. Ma noi sappiamo che Daniele sarà sempre nei nostri cuori”. Poi, terminata la benedizione della salma, e prima del momento del distacco con la tumulazione, la parola è passata ad alcuni amici.

“Saremo sempre fratelli, nel nostro sangue scorre la passione per la montagna. Fratelli sulle montagne più sperdute di questo mondo”, è il messaggio che è stato letto per conto di un amico che non ha potuto partecipare alla cerimonia. Poi, con la voce rotta dal pianto, la parola è passata a Viola che ha letto una breve lettera a nome di tutto il gruppo di amici storici di Daniele: “Abbiamo condiviso vette, companatico e dormite. Ogni giorno ci sentivamo per parlare di quale altra vetta si sarebbe fatta insieme. C’era un filo invisibile che ci univa, quello della semplicità, della gioia di vivere, della spensieratezza. Non saperti più sui nostri sentieri e un dolore fortissimo. Ci mancherai tantissimo”.

Alla cerimonia funebre era presente anche il sindaco di Empoli, Alessio Mantellasi che - oltre essere amico del nonno di Daniele – ha voluto rappresentare con la sua presenza il grande dolore che ha toccato tutta la comunità. Presente anche il capogruppo del Centrodestra per Empoli Andrea Poggianti, coetaneo, amico e legale di Daniele.