De Sio in scena: "Uno spettacolo a scatole cinesi"

L’attrice sul palco per ’La signora del martedì’. Appuntamento domani sera al teatro del Popolo.

De Sio in scena: "Uno spettacolo a scatole cinesi"

De Sio in scena: "Uno spettacolo a scatole cinesi"

Cinema, televisione e teatro. Due David di Donatello, un Nastro d’argento e tanti film che hanno segnato un’epoca. Giuliana De Sio ha rappresentato l’Italia cinematografica e televisiva degli anni Settanta e Ottanta. Attrice poliedrica che può vantare una carriera significativa e variegata in cui ha saputo mettere in mostra tutte le sue principali caratteristiche attoriali, domani alle 21 sarà al teatro del Popolo di Castelfiorentino per la ’La signora del martedì’ tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto.

Uno spettacolo intriso di sensualità, dolcezza e grazia, un equilibrio tra ironia e dramma. "Appena inizi a raccontarlo cominci già a dire qualcosa che non dovresti dire - spiega l’attrice -. E’ una specie di testo a scatole cinesi, dove i personaggi si svelano man mano che la storia va avanti. Nel primo tempo vengono presentati tutti i protagonisti in chiave leggera, quasi da commedia. Nel secondo tempo tutti i personaggi verranno invece svelati per quello che sono…". Insieme a Giuliana De Sio l’altro protagonista d’eccezione è Alessandro Haber: "E’ la prima grande e vera prova di attori che abbiamo insieme su un palcoscenico. Hanno scritto che siamo in stato di grazia (ride, ndr)", aggiunge Giuliana, il cui percorso nel mondo dello spettacolo comincia a 5 anni quando debutta al Teatro Verdi di Salerno. Già in tenera età la sua sembra essere una strada già segnata. "Se da piccola mi aspettavo un percorso del genere? Forse pensavo di riuscire a farlo anche più importante (ride, ndr)", commenta l’attrice. "Non ho la memoria di cosa pensassi idealmente all’epoca, a 18 anni non pensi a niente. Riesci a vivere il presente come non riusciamo poi più a viverlo negli anni successivi - spiega Giuliana -. A 18 anni ti godi quello che ti sta succedendo senza avere bisogno di guardarti indietro e tantomeno avanti".

Nel 1983 vince un David di Donatello e il Nastro d’argento, entrambi come miglior attrice per il film ’Io, Chiara e lo scuro’. Lo schermo lo condivide con Francesco Nuti. "Il mio rapporto con Francesco è quello che si è visto nei film. Fatto di tenerezza, complicità e anche delle nostre differenze infinite - aggiunge con voce delicata –. Su Francesco mai avrei potuto immaginare una parabola di vita così infelice".

Ci sono due mondi in particolare che hanno contraddistinto la carriera di Giuliana De Sio: il cinema e il teatro. Due tipologie di mondi differenti, ognuno dei quali le ha lasciato qualcosa, ma solo in uno è riuscita a ritrovarsi particolarmente. "Io nel cinema non ho avuto modo di crescere, è una cosa che mi ha ferito e mi ha fatto arrabbiare. Il teatro invece – spiega Giuliana - mi ha dato e mi sta dando tanto. Sono cresciuta molto e adesso ho lo spazio che merito nei contesti che merito. Pochi mesi fa a Milano ho vinto anche il premio Eleonora Duse, il più importante in ambito teatrale. Nel mio futuro dunque, per i prossimi 2-3 anni, ci sarà tanto teatro".

Niccolò Pistolesi