CASTELFIORENTINOIl 3 gennaio 1925, cento anni fa, Mussolini assunse pubblicamente la responsabilità del delitto Matteotti. Una vicenda che domani sera alle 21.30 a Castelnuovo d’Elsa sarà raccontata in versione teatrale come nono appuntamento della stagione promossa dalla locale associazione Gat Teatro. Sul palcoscenico Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino con la regia di Matteo Marsan. “Il Corpo“ è tratto dal libro di Riccardo Nencini, che prima dello spettacolo farà una breve introduzione. La storia del deputato socialista viene raccontata esclusivamente da voci femminili, che conferiscono a questa vicenda drammatica il pathos di una narrazione più profonda, appassionata, umana, ricca di spunti di riflessione.
Nato da un’idea di Riccardo Nencini, Anna Meacci, Chiara Riondino e Daniela Morozzi ripercorreranno i mesi terribili (giugno-agosto 1924) intercorsi tra il rapimento di Matteotti e il ritrovamento del suo cadavere, facendo scivolare l’Italia verso la dittatura. Un omicidio che ebbe come protagonisti un nucleo di fascisti violenti, capeggiati da Amerigo Dumini (il quale amava presentarsi così: "Piacere, Dumini, undici omicidi"), quanto mai impazienti nel colpire in modo brutale un uomo politico che aveva osato opporsi al regime di Mussolini. Anna Meacci, Chiara Riondino e Daniela Morozzi si soffermeranno, in particolare, sullo stato d’animo e le scelte di quattro donne (Velia Titta, Anna Kuliscioff, Julija Šucht e Margherita Sarfatti), rispettivamente legate ai grandi personaggi di quel periodo, come Giacomo Matteotti, Filippo Turati, Antonio Gramsci e lo stesso Benito Mussolini.
"Questo spettacolo non si inserisce soltanto in coda alle iniziative che ci sono state in tutta Italia in occasione del Centenario del delitto Matteotti – osserva l’Assessore alla Cultura del Comune di Castelfiorentino, Franco Spina –, ma è un’occasione per riflettere su questa vicenda da un altro punto di vista, quello delle donne che l’hanno vissuta su fronti addirittura opposti". Prenotazioni al numero 392 6090772.