REDAZIONE EMPOLI

"Denuncio tutti". Il coraggio di Lea contro la mafia

Un racconto vero, pungente e attualissimo. Sabato alle 21 appuntamento al teatro di Vinci. .

L’attrice Gaia Perretta racconta sul palco la storia di Lea Garofalo, testimone di giustizia calabrese e vittima di mafia

L’attrice Gaia Perretta racconta sul palco la storia di Lea Garofalo, testimone di giustizia calabrese e vittima di mafia

VINCI

Secondo spettacolo in concorso sabato prossimo alle 21 al Teatro di Vinci per la dodicesima rassegna amatoriale "Teatro di Quarconia". Sul palcoscenico la compagnia Penta Teatro Aps di Pistoia, al suo debutto dietro al sipario leonardiano, con "Denuncio tutti. Lea Garofalo" scritto e diretto da Giovanni Gentile e interpretato dalla giovane attrice Gaia Perretta. Un racconto pungente e attualissimo sulla ‘Ndrangheta e sulla coraggiosa vita di Lea Garofalo, testimone di giustizia calabrese e vittima di mafia, uccisa per essersi ribellata tentando di dare un futuro migliore a sua figlia. Uno spettacolo per riflettere, crescere, commuoversi. Lea racconta di come Milano sia ormai impregnata di questo malaffare che ha origini storiche in Calabria ma che ormai ha infettato tutto il Nord Italia. Fa nomi e cognomi, riporta luoghi, ore e date e viene "deportata" con la figlia Denise, ancora bambina, su e giù per l’Italia nel programma di protezione per i testimoni di giustizia. Giovanni Gentile e Gaia Perretta raccontano del coraggio di Lea, sola contro tutta un’organizzazione mafiosa, contro una cultura radicata da secoli, contro un clan di pericolosi criminali assassini. Ma raccontano anche del cancro ‘ndranghetista che infetta l’edilizia pubblica, l’economia e la finanza e di come la ‘Ndrangheta sia entrata, prepotentemente, nella stanza dei bottoni. Un racconto sulla mafia e un racconto sul coraggio delle donne.

"Quando ho scritto questo spettacolo sentivo quanto fosse giusto mettersi accanto a Lea e denunciare. E io che sono una persona libera posso dire le cose che diceva Lea, ma ad ogni parola sono consapevole di perdere un grammo di questa libertà – commenta Giovanni Gentile –, perché quando si deve portare alla luce lo scandaloso mondo della Ndrangheta e l’alleanza assassina tra apparati istituzionali e mafia, inevitabilmente sai che questa libertà la stai per perdere. Ma di questi atti coraggiosi, di queste figure coraggiose come Lea Garofalo ne abbiamo bisogno, oggi più che mai". Prenotazioni al 351 9142705.