Empoli, 30 ottobre 2024 – Le auto continuano a scorrere lente, una dietro l’altra, schivando frammenti di vetro e pezzi di carrozzeria disseminati un po’ ovunque dopo l’urto. Sull’asfalto è rimasta una macchia d’olio e confusa tra la vegetazione, a bordo strada, ci sono brandelli di una t-shirt bianca ancora sporca di sangue. Sassi e rottami. Siamo in via Sanzio a Empoli, poco dopo l’incrocio con via Cimabue, a due passi dal polo scolastico. E’ lì che intorno alle 12 ha perso la vita Diego Prosperi, di soli 16 anni. Il ragazzo, a bordo di una moto da cross, si sarebbe scontrato con un’auto in sosta lungo il marciapiede. Sono ancora da chiarire nel dettaglio le dinamiche dell’incidente, ma il giovane - residente in zona Serravalle e studente della classe terza dell’istituto Ferraris Brunelleschi di Empoli - potrebbe aver perso il controllo del mezzo.
A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo. Il giovane è apparso subito gravissimo ed è morto poco dopo il trasporto in codice rosso all’ospedale San Giuseppe di Empoli. Dopo l’impatto, infatti, avrebbe perso conoscenza andando in arresto cardiaco. Sul posto si è attivata la Misericordia di Empoli con l’automedica (l’elisoccorso Pegaso, sebbene allertato, non è atterrato) insieme alla polizia municipale dell’Unione dei Comuni, i cui agenti sono stati impegnati tutto il pomeriggio per i rilievi e per ascoltare i testimoni dell’accaduto. Tra questi, un operaio che stava lavorando al cantiere per la costruzione di un edificio. È sulle transenne che delimitano proprio questo cantiere che il giovane si è schiantato dopo aver perso l’equilibrio.
«Sono stato il primo a precipitarmi verso di lui - racconta il muratore ancora scosso - Ho assistito alla scena; ho visto il motociclista perdere improvvisamente il controllo del mezzo e andare a sbattere contro l’auto parcheggiata qui a bordo del marciapiede». L’auto, una Renaut appartenente probabilmente ad un residente della zona e in sosta regolare, è stata sequestrata così come la moto di Diego.
«Quando il giovane è caduto - ricorda l’operaio - si è accasciato. Ha fatto un sussulto, ha esalato un ultimo respiro per poi perdere conoscenza. Continuo a lavorare, ma il pensiero mi tormenta. Aveva solo 16 anni. L’ho visto che passava in strada insieme ad altri amici in sella ai loro scooter e quando si sono accorti della tragedia, si sono fermati e hanno disperatamente chiamato i soccorsi. Anche tutti i miei colleghi sono scesi per dare una mano. Ma non c’è stato nulla da fare».
Diego aveva il casco indosso e si trovava a bordo di una moto 125. Dalla prima ricostruzione sarebbe andato a schiantarsi contro la bauliera del mezzo in sosta, finendo schiacciato tra la transenna del cantiere e il marciapiede. Lì, gli operai hanno lasciato un fiore giallo raccolto tra la vegetazione, prima di risalire sulle impalcature e portare a termine il turno di lavoro. Intorno alle 17, durante il monitoraggio della municipale, il service di viabilità e sicurezza stradale è intervenuto per la rimozione dei detriti dalla strada. Ma il fiore appoggiato sul tombino è rimasto a lasciare un segno. Un messaggio di affetto per Diego Prosperi, un sedicenne con tutta la vita davanti che ora non c’è più.