Diga, arriva la parola fine. Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Dopo mesi di ricorsi ribaltato il verdetto del Tar sull’intervento di sbassamento. Il procedimento seguito dai funzionari era corretto: si chiude la vicenda giudiziaria.

Diga, arriva la parola fine. Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Diga, arriva la parola fine. Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Una storia chiusasi sul piano giudiziario dopo mesi e mesi trascorsi a suon di ricorsi. L’ultimo verdetto, quello decisivo, è stato quello del Consiglio di Stato, che ha dato ragione al Comune di Montelupo ribaltando la sentenza del Tar. E che ha posto la parola "fine" alla querelle sorta circa l’intervento di sbassamento della diga di Sammontana, del quale già lo scorso marzo erano stati presentati i tratti salienti al termine dell’opera. Un’operazione che ha comportato anche la realizzazione di opere di messa in sicurezza idraulica e la conseguente sistemazione dell’intera area e del rio a valle, per un percorso che ha portato all’avvio della progettazione coinvolgendo il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (con un finanziamento di due milioni di euro) l’amministrazione comunale, la proprietà e la Regione Toscana.

I costi dell’iter progettuale dell’intera opera erano a carico dei precedenti proprietari del lago, i quali hanno ceduto gratuitamente al Comune anche le aree limitrofe. L’inizio dei lavori era tuttavia stato frenato da un ricorso al Tar effettuato da una delle ditte che avevano partecipato alla gara di appalto, contro il quale il Comune ha resistito in giudizio. In una prima fase il Tribunale amministrativo regionale aveva dato ragione all’impresa ricorrente, condannando l’ente a risarcire il danno. Ma dopo il ricorso del Comune di Montelupo, è stato il Consiglio di Stato a esprimersi, riconoscendo le ragioni dell’ente e giudicando corretto il procedimento seguito dai funzionari.

Il lago di Sammontana rimarrà inaccessibile fino alla conclusione del collaudo funzionale, che sarà effettuato secondo le disposizioni regionali. Ma a questo punto è solo questione di tempo: a quasi tre mesi di distanza dalla chiusura del cantiere, è intanto arrivata anche arriva anche la fine della vicenda giudiziaria.

"Il taglio del nastro per un’opera pubblica, soprattutto se complessa come l’intervento sulla diga di Sammontana – ha commentato l’assessore alle politiche ambientali Lorenzo Nesi - non è un momento celebrativo, ma la sofferta conclusione di percorsi lunghi e talvolta accidentati che richiedono incredibile perseveranza".

G.F.