In marcia tanti simboli, associazioni, storie e persone differenti. Un’iniziativa corale (promossa dal Comune di Empoli in collaborazione con associazioni locali impegnate su temi legati al mondo femminile), un appuntamento aperto, per parlare di sicurezza. "Lo sforzo maggiore sui controlli non basta - ha dichiarato il sindaco Alessio Mantellassi prima di unirsi alla marcia in rosa - Il lavoro che stiamo portando avanti di concerto con le forze dell’ordine, l’impegno per rafforzare la nostra polizia unicipale con nuove assunzioni, una nuova sede proprio alla stazione ferroviaria unita al progetto dei vigili di prossimità sono tutte iniziative fondamentali, ma non bastano. Il pattugliamento sui luoghi serve, ma serve anche la vitalità. Gli spazi vanno vissuti, bisogna riappropriarcene. Questo è il primo passo, in termini di sicurezza".
Guardare la città con altri occhi, quelli delle donne. L’idea è nata su stimolo di una residente di via XI Febbraio. Lo ha raccontato l’assessora alle pari opportunità, Valentina Torrini. "Avevo ricevuto la delega alla sicurezza da pochi giorni - ha spiegato Torrini - e sono stata contattata da una cittadina che mi invitava a percorrere con lei il tratto intorno a casa sua per comprendere meglio le ragioni per le quali si sentisse insicura a passeggiare in città". Questa esperienza è stata ampliata, trasformandosi in un evento a tutti gli effetti, una camminata urbana collettiva che ha rappresentato l’iniziativa cardine del festival “Donne al Centro“, manifestazione nata tre anni fa per volere della ex sindaca Brenda Barnini, anche lei in marcia ieri insieme a tante altre concittadine.
"L’obiettivo - ha confermato l’assessora Torrini - è che ogni donna si senta liberà di muoversi per la città. E non è banale oggi. Ci sentiamo gli occhi addosso, l’insicurezza è percepita da noi donne perché siamo soprattutto noi ad attraversare la città, sosteniamo il carico di cura dei figli, degli anziani fragili, viviamo molto il centro e le periferie. Con questo evento raccogliamo il bisogno di sicurezza, lo facciamo nostro, cerchiamo di capire i luoghi in cui ci sentiamo più insicure e ipotizzare interventi per migliorarli".
Finita la camminata, tutti al Dopolavoro Ferroviario per tiare le fila in un momento di confronto al quale ha preso parte anche l’assessora regionale alle politiche di genere, Alessandra Nardini. "Empoli, un modello da esportare in altre realtà - ha commentato Nardini - Con queste iniziative si cerca di non nascondersi dietro al tema sicurezza, ma lo si affronta ponendosi in una posizione di ascolto, scegliendo la partecipazione della cittadinanza".